Taglio del nastro col violino di Angela

L’apertura di un nuovo spazio polifunzionale per la cultura e lo spettacolo è sempre una festa. Ancor più grande è la soddisfazione se, come in questo caso, si è atteso tanto per vederlo realizzato. A oltre vent’anni dalla presentazione del progetto, oggi finalmente il sogno si è fatto realtà e Fiesole dispone del bellissimo auditorium che domenica, dopo il film Dante di Pupi Avati, ha ricevuto la sua inaugurazione col concerto dell’Orchestra Vincenzo Galilei formata dagli allievi della Scuola di Musica. Una scelta ricca di significato considerando che il teatro sorge nello stesso luogo dove quasi mezzo secolo fa Piero Farulli dette vita al suo formidabile progetto didattico. La serata ha visto la giovane violinista Angela Tempestini suonare e dirigere con ammirevole controllo il Concerto K. 216 di Mozart e poi a sedere in orchestra per le esecuzioni del Concerto K. 488 di Mozart e del Quarto Concerto di Beethoven che riservavano lo stesso compito ad Alexander Lonquich, l’attuale direttore artistico della Scuola di Musica. Due letture contraddistinte da grande fantasia e comunicativa nelle quali il celebre pianista ha confermato la sua statura di virtuoso e di interprete potendo contare sulla freschezza e l’entusiasmo dei suoi giovani collaboratori. E’ stata però anche l’occasione per testare l’acustica della nuova sala che in questo caso si è presentata molto presente e fin troppo secca, forse in futuro bisognosa per analoghe manifestazioni di quelle regolazioni di riverbero che sono consentite dal sofisticato sistema di pannelli mobili.

Giuseppe Rossi

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