Sul monte Gazzaro nascono i ’bee-hotel’ per ospitare le api

C’è un paradiso naturalistico in Mugello, sul crinale appenninico tra i passi della Futa e del Giogo, la zona del monte Gazzaro. È l’area dove l’Acqua Panna ha le proprie sorgenti. Incontaminata da almeno cinque secoli, perché utilizzata come riserva di caccia della famiglia Medici, e poi protetta per tutelare le straordinarie delle sue acque; e che per la giornata mondiale della biodiversità (domenica scorsa) la Sanpellegrino ha scelto per una iniziativa in collaborazione con Federparchi: migliorare le condizioni di vita degli insetti impollinatori come le api e le farfalle diurne, la cui sopravvivenza è messa in pericolo da cambiamenti climatici, uso di pesticidi e agricoltura intensiva. "Siamo entusiasti di potenziare il progetto per la tutelare la biodiversità del territorio – ha dichiarato Stefano Marini, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino – . Questa sarà la prima di una serie di azioni a cui abbiamo pensato per valorizzare la nostra riserva. Siamo infatti convinti che tutti debbano fare la propria parte, per mantenere la biodiversità e favorire la conservazione della natura".

Nella tenuta di Panna saranno realizzati dei bee-hotel, strutture costruite con legno, pigne, canne di bambù, corteccia e legni forati che fungono da rifugi per incrementarne la presenza; verranno anche creati microhabitat sabbiosi e a suolo nudo per favorire la loro riproduzione. Saranno incrementate le coltivazioni di vegetali in campo aperto per l’alimentazione degli imenotteri, dei sirfidi e delle farfalle diurne, con la creazione di siepi e filari di vegetali e di microhabitat di acqua dolce per favorire la disponibilità di acqua.

Paolo Guidotti

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