
Nessuna nuova ancora sul fronte maggioranza. Lo strappo Pd-Psi è nato dopo il mancato voto alla variazione di bilancio per...
Nessuna nuova ancora sul fronte maggioranza. Lo strappo Pd-Psi è nato dopo il mancato voto alla variazione di bilancio per l’esternalizzazione della comunicazione istituzionale: è mancato il numero legale per l’uscita dei socialisti dall’aula. Il sindaco
Pianigiani ha ritirato le deleghe all’assessore socialista Gabbrielli e la vicesindaco Pd si è dimessa. La giunta resta a 4, sindaco incluso. Non è servita neanche la riunione di maggioranza sullo
spinoso tema Tari-Taric, a cui i socialisti hanno preso parte. "Dopo tante settimane, la questione crisi non è neanche stata affrontata – dice il capogruppo Psi Umberto Ciucchi (nella foto) -. Il comportamento dell’amministrazione è di una leggerezza disarmante: si evita qualsiasi contatto per non affrontare una questione che va risolta".
Torna a chiedere "l’azzeramento di questa giunta: l’attuale azione amministrativa è fallimentare. Eppure col precedente sindaco Mugnai, andava tutto bene". La Tari è argomento particolarmente spinoso: "In commissione ci eravamo astenuti perché non abbiamo risposte su quesiti pratici. Come il cambio di tariffa o addirittura di raccolta dei rifiuti (mista o con cassonetti) potrebbe far risparmiare i cittadini, di fronte a bollette aumentate del 30-35%?". In sette mesi, denuncia Ciucchi, "non siamo mai stati coinvolti nella discussione sul tema Tari".
L’amministrazione avrebbe previsto 15 mila euro per agevolazioni per i cittadini. "Pochi – dice Ciucchi -: a fronte di un avanzo di amministrazione da 6,2 milioni di euro, dobbiamo stanziare molto di più a favore dei cittadini". Sul tema, annuncia il consigliere socialista, è stato anche investito il Pd regionale: "Vediamo se prende in mano la situazione".
Manuela Plastina