REDAZIONE FIRENZE

Stop al concorso sotto inchiesta "Rinviato a data da destinarsi"

Saltata la prova per ordinario di neurochirurgia. Oggi ancora interrogatori: tocca a Sandra Furlanetto

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Ci sono i primi effetti diretti sulla vita dell’Ateneo, per l’indagine sulla "concorsopoli" che investe la medicina di Careggi: la prova del concorso di neurochirurgia, in programma ieri mattina, è stata rinviata "a data da destinarsi". Quel posto da ordinario è bandito in uno dei tanti concorsi finiti nel mirino dei pm Luca Tescaroli e Antonino Nastasi. Il prof Alessandro Della Puppa, uno dei tre candidati, è infatti indagato proprio per questo episodio: sarebbe stato lui, secondo la procura, il "vincitore predeterminato". Della Puppa, difeso dall’avvocato Francesco Maresca, è accusato di tentato abuso d’ufficio e nel ’blitz’ della guardia di finanza di venti giorni fa è stato perquisito e ha subìto il sequestro di alcuni supporti informatici, sui quali la procura ha chiesto un’analisi con la formula dell’incidente probatorio. Lo stop alla prova sarebbe da attribuire all’indisponibilità dei tre commissari, i prof Raco de La Sapienza di Roma, Fontanella di Brescia e Barbagallo di Catania.

Intanto, non si è ancora esaurito il calendario degli interrogatori davanti al gip Angelo Antonio Pezzuti, propedeutici alla sua decisione in merito alle otto misure interdittive richieste dalla procura.

Non si sottoporrà però all’interrogatorio il professor Corrado Poggesi, docente ordinario di fisiologia, recentemente andato in pensione. Al posto dell’interrogatorio, presenterà una memoria difensiva, non ancora depositata. Poggesi, difeso dall’avvocato Mario Taddeucci Sassolini, avrebbe dovuto comparire domani davanti al giudice che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di interdizione dall’incarico per 11 mesi chiesta contro di lui alla procura.

Nella richiesta di interdittiva, a Poggesi viene contestato un presunto episodio di induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo l’accusa, in qualità di direttore del dipartimento di Medicina sperimentale e clinica dell’Università di Firenze, avrebbe indotto, in concorso col professor Niccolò Marchionni, l’assegnista di ricerca Benedetta Tomberli a non accettare un incarico di ricercatrice a tempo determinato però promettendole in cambio di agevolare la sua carriera facendola diventare professore.

Oggi verrà invece sentita dal giudice la professoressa Sandra Furlanetto, il cui interrogatorio era inizialmente slittato per il deposito di nuovi atti. Chiuderà il direttore generale di Careggi, Rocco Damone, il sette aprile. Poi il giudice rifletterà sulla decisione e le richieste della procura guidata da Giuseppe Creazzo (nella foto).