
Stop agli affitti brevi La delibera è in cantiere Ma l’alt slitta in avanti "È emergenza sociale"
Il primo passo per la stretta sul Far West affitti brevi è stato formalizzato ieri. La giunta infatti ha piazzato il primo mattone della delibera che li vieterà in area Unesco. E proprio qui è arrivata la novità: se un mese fa il sindaco Nardella aveva annunciato lo stop, non retroattivo, dal 1 giugno, oggi le cose sono diverse. Lo stop varrà, sì e non sarà retroattivo, ma per rendere più inattaccabile la delibera da eventuali ricorsi al Tar, la giunta ha stabilito che scatterà dal giorno dell’approvazione in consiglio comunale. Il voto in aula potrebbe quindi arrivare al massimo ai primi di settembre. E da lì in poi partirà l’alt.
"Abbiamo scelto questa strada – spiega Nardella – per avere più certezza della legittimità giuridica dell’atto ed evitare inutili conflitti e ricorsi legali. Non ci sarà quindi un effetto retroattivo. Tutti coloro che hanno già appartamenti affittati non avranno conseguenze e potranno continuare a svolgere l’attività. È la strada che abbiamo già seguito col blocco di nuovi alberghi e ristoranti". L’iter è partito ieri con l’approvazione del documento preliminare di valutazione ambientale strategica. La proposta in breve: una modifica degli articoli relativi alla ‘classificazione degli usi’ e all’ ‘ambito del centro storico’. Questo consentirà di far scattare lo stop.
La nuova norma infatti prevede che all’interno dell’uso residenziale venga distinto l’uso per residenza temporanea (che comprende le locazioni turistiche brevi e le strutture ricettive extra-alberghiere) e che nell’area Unesco sia vietato l’insediamento dell’uso per residenza temporanea.
Il documento preliminare sarà sottoposto alla verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica. Poi sarà inserito in delibera che, se approvata, sbarcherà in consiglio per il voto. Ma l’iter potrebbe durare almeno un paio di mesi Una volta approvato sarà esposto agli eventuali ricorsi al Tar di host e privati cittadini. Ma su questo fronte Nardella si dice sereno.
"Ringrazio gli uffici del Comune – commenta – che hanno fatto un lavoro egregio nel redigere la relazione introduttiva della delibera che motiva in modo dettagliato, puntuale e convincente, il che ci permette di essere abbastanza ottimisti sulla solidità giuridica di tutto il provvedimento". Il sindaco non risparmia poi una stoccata al governo impegnato nel disegno di legge sugli affitti brevi, giudicato però troppo morbido da Nardella. "Di fronte all’inerzia dei governi e dei parlamenti – conclude il sindaco – inerzia che abbiamo sempre criticato, non ci resta che utilizzare i poteri di un sindaco, a cominciare da quelli urbanistici. Chiedo ancora che gli organi centrali legiferino in modo efficace e incisivo. Non possiamo rimanere ad assistere in silenzio a quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale".
La delibera di giunta propone anche l’altro strumento annunciato da Nardella: l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa per tutti quelli che convertiranno l’abitazione da un affitto breve a un affitto a medio-lungo termine. Una forma di incentivo ad abbandonare la galassia AirBnb in area Unesco e convertirsi.
"Il fenomeno degli affitti turistici brevi – conclude il primo cittadino – sta trasfigurando i centri storici delle nostre città, è una delle cause dell’esplosione del costo degli affitti e degli immobili nelle grandi città e limita la residenzialità di famiglie, giovani, studenti e lavoratori. È un allarme sociale che va affrontato con tutti i mezzi possibili".
Claudio Capanni