DUCCIO MOSCHELLA
Cronaca

Firenze sui passi di San Francesco

In occasione degli 800 anni delle Stimmate e dell’evento Francescolive la grande famiglia del poverello di Assisi si presenta

Firenze, 10 aprile 2024 – Santa Croce, San Salvatore al Monte alle Croci, la parrocchia di San Francesco e Santa Chiara a Montughi, la cappellania all’ospedale di Careggi e al cimitero di Trespiano: ne ha fatta di strada, otto secoli dopo le Stimmate del fondatore, la grande famiglia francescana, che cammina nella storia con il saio dei Frati Minori, dei Minori Conventuali, dei Cappuccini e i laici dell’Ordine secolare, un po’ più avanti con gli anni rispetto ai giovani della Gioventù Francescana, la Gifra, gioiosi e attivi come Francesco insegna. Oltre agli eventi di Francescolive, momento di festa e riflessione da giovedì 11 a domenica 14 aprile, la presenza francescana a Firenze, umile quanto tenace, c’è e si fa presenza concreta, non solo sul piano spirituale, ma anche su quello della formazione, del discernimento vocazionale, nella vicinanza e nel sostegno alle povertà, vecchie e nuove, alla cura della sofferenza nelle periferie esistenziali della malattia e di quanti sono ormai stretti nell’abbraccio di Sorella morte. Dalle ferite la vita nuova è il tema conduttore di questo particolare Anno Santo dei fraticelli, che hanno portato dal Santuario della Verna la reliquia del loro fondatore anche da Papa Francesco.

Firenze, dicevamo. Santa Croce è la casa dei Frati Minori Conventuali. Il loro guardiano, padre Giancarlo Corsini, è la guida di una comunità che vive nella grande Basilica, che è sì famosa per le urne de’ forti di foscoliana memoria e la parte museale curata dall’Opera di Santa Croce, ma è anche il primo luogo storico della presenza francescana in città, quasi coevo all’approvazione della Regola. “Un momento che amo ricordare – dice padre Giancarlo – è la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, dedicata all’incontro con le persone in povertà, con le quali condividiamo il pranzo e l’intera giornata”. 

Sopra il piazzale Michelangelo, il convento di San Salvatore al Monte alle Croci, è dimora dei Frati Minori, che hanno un’anima missionaria in stretto rapporto con la Custodia di Terrasanta e Gerusalemme, dove tutto è iniziato. Non è di minor conto il discernimento vocazionale: “Abbiamo undici fratelli in cammino – osserva fra’ Matteo Brena, il coordinatore dell’ottavo centenario delle Stimmate per la famiglia francescana – così come è un bel gruppo quello della Gioventù Francescana, con la sua ottantina di giovani attivi fra qui e Montughi”. In tutto ciò non è secondario il ruolo dell’Ordine secolare francescano: “Le nostre sei fraternità tra Firenze e provincia – dice Alba Soresi, del consiglio regionale di quello che un tempo si definiva il Terzo Ordine – si occupa prevalentemente di preghiera, ascolto e formazione con spirito francescano. In Toscana siamo 51 fraternità che raggruppano oltre 1.250 persone. Insomma, cerchiamo di darci da fare”. E qui arriviamo alla carità e all’accoglienza, due caratteristiche molto concrete sia nella parrocchia di San Francesco in Savonarola, con lo sportello di ascolto e di assistenza diretta a un’ottantina di famiglie, sia in San Francesco e Santa Chiara a Montughi: “Come Frati Cappuccini – le parole di fra’ Antonio Picciallo – abbiamo una vocazione di accompagnamento nella sofferenza, tangibile nella cappellania ospedaliera a Careggi e al cimitero di Trespiano, senza dimenticare l’attività della Caritas parrocchiale”. Un popolo in cammino, che non si stanca di sorridere. Pace e bene.

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