
Stazione, le notti senza pace. Rapina choc per questioni di droga
FIRENZE
Non c’è pace alla stazione. Due giorni dopo la notte bagnata dal sangue del 19enne moldavo Petru Tataru, ucciso per una rapina da pochi spiccioli, si ripetono scene di violenza. Nell’indifferenza o più probabilmente nella paura generale. Stavolta, davanti all’ingresso del Mc Donald, c’è stata una violenta rapina dai contorni foschi. Ma il video, diventato virale sui social, fotografa una situazione difficile. La polizia è intervenuta poco prima delle due della notte tra venerdì e ieri. E ha denunciato, a piede libero, un gambiano di 31 anni. E’ il soggetto che, come si vede nei frame, mette a tappeto un altro giovane (un italiano 26enne, che ha sporto denuncia per l’accaduto) e poi gli fruga in tasca, prima di allontanarsi.
Dal suo giubbotto avrebbe preso il suo cellulare. Avrebbe, perché quando i poliziotti delle volanti hanno intercettato lo straniero, ancora con l’inconfondibile piumino addosso, lo smartphone non è stato ritrovato. Probabilmente perché se n’è disfatto. O lo ha ceduto a qualcun altro, o lo ha nascosto.
Pare che i due si conoscessero, e quella rapina potrebbe aver essere stata scatenata dal mancato saldo della propria “quota“ per una dose di droga consumata assieme. Il telefono avrebbe dovuto quindi sostituire il denaro.
Intanto, proseguono le indagini sull’omicidio di largo Alinari. Domani, alle 9.30, davanti al gip, è fissata la convalida del fermo del senegalese Dia Cheikhna, il 26enne ritenuto colui che ha accoltellato a morte il 19enne moldavo Petru Tataru. Anche in questo caso, il ’movente’ sarebbe stato quello della rapina.
stefano brogioni