Ormai è questione di poche settimane e poi si conoscerà il vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dello zstatio Artemio Franchi e dell’intero quartiere del Campo di Marte.
Ma intanto giovedì, del futuro e della ristrutturazione del monumentoprogettato e firmato da Pierluigi Nervi, se ne discuterà al Mad, Murate Art District, nel corso di un convegno organizzato dalla Fondazione Italiana per la Bioarchitettura.
Nella giornata di dibattio sarà presentato per la prima volta l’esito dei recenti studi prodotti sul tema dal laboratorio di restauro dell’Università di Firenze.
A effettuare il lavoro sono stati gli studenti del corso di laurea Magistrale in Architettura della Scuola di Architettura di Firenze, seguiti dal professor Giuseppe Alberto Centauro, docente di Restauro e responsabile del laboratorio.
Nell’occasione sarà anche presentato l’ultimo numero della Rivista Bioarchitettura®, il n. 132, che ospita in anteprima una sintesi di questi studi.
Al convegno, coordinato dal responsabile della delegazione toscana della Fondazione Italiana per la Bioarchitettura Alberto Di Cintio, e dopo i saluti iniziali di Valentina Gensini, direttore artistico di Mad, interverranno il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il direttore del dipartimento di architettura Giuseppe De Luca, la presidentessa della Fondazione Italiana Bioarchitettura Wittfrida Mitterer, il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Firenze Pier Matteo Fagnoni, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Firenze, Alessandro Dreoni, e il professore di Restauro dell’Università di Firenze Giuseppe Alberto Centauro.
Progettato da Pier Luigi Nervi su iniziativa del marchese Luigi Ridolfi da Verrazzano, lo stadio venne inaugurato il 13 settembre 1931 con un’amichevole contro l’Admira Wien sull’area in cui sorgeva l’aerodromo di Firenze-Campo di Marte. Intitolata inizialmente a Giovanni Berta, nel dopoguerra la struttura divenne “stadio Comunale”, ottenendo l’attuale denominazione nel 1991 in onore di Artemio Franchi, dirigente sportivo già presidente della Figc.
Esempio di architettura razionalista e noto come una delle più innovative architetture italiane tra le due guerre, è ricco di elementi innovativi e avveniristici per l’epoca, come la pensilina priva di sostegni intermedi, le scale elicoidali e la torre di Maratona.
Si consiglia la prenotazione inviando mail col proprio nome e cognome e indicando l’evento a [email protected]
Olga Mugnaini