Sporco e caos Residenti assediati "Non lasciate l’immondizia ovunque"

Cartelli d’ogni genere affissi dai pochi fiorentini rimasti in centro e costretti a convivere con i turisti

Sporco e caos Residenti assediati  "Non lasciate l’immondizia ovunque"

Sporco e caos Residenti assediati "Non lasciate l’immondizia ovunque".

di Rossella Conte

Era il 2010 quando il primo proprietario decise di arrendersi e consegnare le chiavi del suo appartamento ai turisti. Con un piccolo intervento di ristrutturazione l’immobile fu frazionato e presto le entrate compensarono subito i costi tanto da convincere anche i suoi vicini a fare lo stesso: spostarsi in periferia ed entrare nel circuito degli affitti brevi. Così all’interno del condominio di via Romana oggi sono più gli immobili locati a turisti che quelli abitati dai residenti. "I turisti urlano, sbattono le porte, ci svegliamo di continuo" racconta Maria Vannello, una delle ultime proprietarie che ha deciso di resistere alla rendita. Lei è stata costretta a mettere addirittura un cartello all’esterno del suo portone. "Non urlate, grazie". "Una notte – racconta – ci siamo svegliati di soprassalto. Qualcuno aveva infilato le chiavi nel nostro portone. Erano alcuni ospiti dell’appartamento al piano inferiore". Una convivenza sempre più difficile quella tra gli abitanti e chi affitta. Nervi a fior di pelle, una tensione che si percepisce nei tanti cartelli disseminati in città, sia all’interno dei palazzi oramai quasi del tutto conquistati dagli airbnb e sia all’esterno. In un palazzo di Corso dei Tintori un cartello in quattro lingue lasciato proprio in portineria recita: "Per favore assicurarsi che tutte le porte dell’ascensore siano ben chiuse".

Nell’ascensore, invece, il foglio più dettagliato: "Siete pregati di chiudere sempre le due porte, sia quella interna che esterna. Siamo in un palazzo abitato e con uffici". In via Bentaccordi, invece, con un foglietto scritto nero su bianco si raccomanda: "Si prega di non sporcare né scrivere sulla facciata" si legge. Emanuele Corti Grazzi, uno dei residenti-resistenti, mette in chiaro: "Non sono contro chi affitta a turisti e credo che lo stop imposto dal sindaco sia del tutto inutile. Non si può impedire a un proprietario di mettere a reddito il proprio immobile, più che altro il mercato va regolamentato". Poi Corti Grazzi mostra un cumulo di sacchi della nettezza: "Il lucchetto nero sul muro indica un appartamento per turisti e sotto immancabilmente, dopo il weekend, la spazzatura abbandonata".

In via de’Neri, strada simbolo del turismo mordi e fuggi, Giampaolo Castelli che dagli anni 60 cerca di resistere all’assalto di chi vorrebbe acquistare il suo appartamento, con un cartello esprime tutta la sua rassegnazione: "C’era una volta un rione a Firenze. Ora c’è solo turisti che pascolano e mangiano". "Oggi Firenze è irriconoscibile. Mi sento un po’ uno straniero in casa mia, non ho più vicini di casa e non sento quasi più parlare toscano" si sfoga Castelli. Strada che vai, cartello che trovi. In via Guelfa, due volantini in doppia lingua avvertono: "Per favore non lasciate qui spazzatura e sacchetti".

Nella stessa strada all’interno di un portone una mappa con tanto di posizione illustra il percorso da fare per liberarsi del proprio sudicio. Anche Paola, nel suo palazzo di via dei Servi, è stata costretta a riempire le scalinate di cartelli: "La spazzatura va buttata nei cassonetti di via Alfani" o "L’ascensore va chiuso manualmente" oppure "Si prega di tenere chiuso il portone accertandosi della sua effettiva chiusura". Cartelli in italiano e in inglese affissi con nastro adesivo per ricordare alle migliaia di turisti che tutti i giorni entrano ed escono le regole di buona condotta da tenere perché "non tutti hanno ben chiaro come funzioni la differenziata, spesso troviamo i sacchi di sudicio abbandonati in strada".

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