Spacciamo culture interdette. A San Salvi arte e rigenerazione

Dall’11 al 13 maggio nei locali dell’ex manicomio. "Fondamentale offrire opportunità creative ai giovani"

Spacciamo culture interdette. A San Salvi arte e rigenerazione

Spacciamo culture interdette. A San Salvi arte e rigenerazione

Spacciamo cultura. Dall’11 al 13 maggio la compagnia fiorentina Chille de la Balanza propone la terza edizione del festival ‘Spacciamo culture interdette’, nell’anno dedicato al centenario della nascita di Franco Basaglia, il ‘padre’ della legge 180. La rassegna è promossa dai Chille de la Balanza in partenariato e con il sostegno di Accademia Belle Arti Firenze e da DiDA Unifi, in collaborazione con il Comune di Firenze, l’azienda Usl Toscana Centro – Fondazione Santa Maria Nuova e altre istituzioni e associazioni. Nella tre giorni, dunque, artisti under 35 di diversi linguaggi si uniranno in un unico evento nell’ex manicomio di San Salvi, con installazioni, opere e performance. Tra gli eventi speciali quello del 13 maggio, anniversario proprio della legge 180 (fu approvata il 13 maggio 1978): alla biblioteca Chiarugi, dentro il parco di San Salvi, è in programma la presentazione di ‘Psicoanalista senza muri’, libro di Paolo Tranchina pubblicato nel 1978 e rieditato quest’anno in occasione del centenario della nascita di Basaglia. Nell’occasione le attrici Salomè Baldion e Sara Tombelli dei Chille de la Balanza leggeranno alcune pagine del libro. All’evento (ore 17,30), in collaborazione con la Fondazione Santa Maria Nuova, parteciperanno Cesare Bondioli (Centro Basaglia Arezzo), Rocco Canosa (Psichiatria democratica), Maurizio Ferrara (psichiatra), Sandra Rogialli (psicologo psicoterapeuta), Paolo Serra (psichiatra) e Teresa Tranchina (avvocato e soprattutto figlia di Paolo).

I Chille e il suo fondatore Claudio Ascoli sono sempre più convinti della necessità di proseguire nel percorso di rigenerazione di San Salvi coniugando libertà, innovazione, appartenenza e memoria. "In che modo? Anche offrendo opportunità creative ai giovani artisti" sostengono. Concetto ribadito dalla vicesindaca e assessora alla Cultura di Firenze, Alessia Bettini, che ricorda "l’importanza di luoghi e progetti capaci di coniugare attenzione alla memoria con l’opportunità di dare spazio alle creazioni di giovani artisti e sempre nell’ottica di creare comunità". Info: 335.6270739.