Spaccate, altra notte di paura. I carabinieri fermano 4 ragazzi. Avevano ripulito una pizzeria

Il fatto nella zona di Bellariva. Sono tutti fiorentini. Due dei fermati sono minorenni. Nelle vicinanze altro colpo al Chiosco del Gardino Caponnetto in lungarno del Tempio.

Spaccate, altra notte di paura. I carabinieri fermano 4 ragazzi. Avevano ripulito una pizzeria

Spaccate, altra notte di paura. I carabinieri fermano 4 ragazzi. Avevano ripulito una pizzeria

di Rossella Conte

e Pietro Mecarozzi

Hanno infranto la porta a vetri della pizzeria "Settebello", arraffato alcune bottiglie di vino e di alcolici, una torta e qualche bevanda in lattina, poi hanno tentato la fuga. Ad aspettarli fuori dal locale, però, c’erano quattro auto dei carabinieri. È successo nella notte tra martedì e mercoledì: quattro giovani, tutti fiorentini, due di 19 anni e due di 17, si sono intrufolati nella pizzeria "Settebello" nel comprensorio sportivo di Bellariva. La loro presenza è stata segnalata dallo stesso proprietario che, dalle telecamere dell’attività, ha notato dei movimenti sospetti.

Pochi momenti dopo i carabinieri del Nucleo radiomobile e della stazione di Rovezzano era già sul posto: con quattro auto hanno circondato la vasta struttura, e quando i ragazzi hanno tentato la fuga sul retro si sono fatti trovare pronti, arrestandoli in flagranza di reato per l’ipotesi di furto aggravato. I due minori sono stati deferiti in libertà e poi riaffidati ai rispettivi genitori, mentre per i due 19enni – entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio – è stato convalidato l’arresto con obbligo di firma.

Poco lontano dalla pizzeria, la stessa notte, qualcuno si è anche intrufolato nel chiosco che si trova all’interno del Giardino Caponnetto sul lungarno del Tempio. Dopo aver forzato il bandone, e una volta dentro, hanno arraffato il fondo cassa e sono scappati facendo perdere le proprie tracce. "La sera prima avevo lasciato i soldi per pagare i fornitori, di solito non lascio mai nulla. Non ci voleva proprio", dice Maria Grazia Pulzella che dal 1997 gestisce il chiosco che è un punto di ritrovo per molti fiorentini oltre che un presidio per il territorio, soprattutto in inverno.

"Ho sporto denuncia proprio oggi (ieri, ndr) – racconta – ma purtroppo c’era da aspettarselo. Qui non gira bella gente, ci sono diversi personaggi strani".

"Al giardino Caponnetto - non usa mezzi termini Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto -, dopo un periodo in cui sembrava andare meglio, la situazione è di nuovo peggiorata e non è assolutamente tollerabile. Da settimane sotto il ponticino che si trova proprio nel cuore del giardino pusher e tossici stazionano e bivaccano. La città non merita questo come non lo merita la memoria del giudice Antonino Caponnetto. Bisogna intervenire velocemente".

La vicinanza dei due locali dà da pensare ma non ci sarebbero elementi per attribuirli agli stessi autori. Sul secondo caso stanno indagando i carabinieri.