Un sospiro di sollievo per gli automobilisti, almeno fino al 30 giugno del 2023. E’ stato deciso infatti per un rinnovo in automatico della vetrofania per la sosta dei residenti nelle zone blu promiscue nelle Zcs.
Si tratta del ‘bollino’ che tanti fiorentini – si stima siano almeno 25mila – hanno acquistato al costo di dieci euro per poter parcheggiare gratuitamente nei posti blu a sosta promiscua, indipendentemente dalla zona di residenza.
La vetrofania venne introdotta il 30 marzo 2020 poi il rilascio – a causa del Covid – iniziò a 19 ottobre dello stesso anno, con scadenza fissata al 31 dicembre 2021. Come detto tanti fiorentini scelsero di fare domanda online e ritirare il ‘bollino’ (di colore diverso a seconda della Zcs di residenza) alle edicole. Visto il successo la giunta ha poi approvato il rinnovo automatico delle vetrofanie fino al 31 dicembre di quest’anno.
Poi il dubbio se continuare o meno. La vetrofania infatti è stata da un lato un grande successo ma dall’altro lato ha portato a minori entrate per i parcheggi, perché naturalmente gli automobilisti vanno a cercare i posti auto dove gli è consentito parcheggiare senza dover pagare in più.
Così si è scelta una via di mezzo: la prossima giunta approverà l’ordine del giorno proposto dall’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti fino al 30 giugno 2023.
Non sarà necessario consegnare ulteriori pratiche e non ci saranno pagamenti in più da effettuare, quindi sarà tutto in automatico, proprio per agevolare i fiorentini in questa fase.
Andrà poi valutata la situazione dopo il 30 giugno: Palazzo Vecchio a quel punto potrebbe infatti decidere di studiare una sorta di formula ibrida in modo da non pesare tanto sulle casse comunali e mantenere una certa continuità con una iniziativa che comunque è piaciuta e che era nelle idee, fin da subito, del Comune.
Una soluzione potrebbe essere ridurre le ore in cui si può usare la vetrofania o ridurre i parcheggi "disponibili" con questa modalità. Per i cittadini se ne parlerà comunque dopo il 30 giugno.
Niccolò Gramigni