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Sos dalla scuola di Bartali "Con 9 iscritti non si apre"

Alla Vittorino da Feltre mancano sei bambini per attivare la prima elementare. L’appello ai genitori: "Portate i figli qui". E il Comune ci investe 2 milioni.

La ’Vittorino da Feltre’ a settembre non aprirà le porte ai bambini di prima elementare: i "primini" pre-iscritti alla scuola di Ponte a Ema sono troppo pochi, solo 9, per poter avviare l’anno scolastico con una nuova classe. Si rischia dunque di perdere, per motivi demografici, la continuità tra la scuola dell’infanzia e le elementari di un istituto a confine tra il territorio di Firenze e di Bagno a Ripoli, storicamente apprezzato anche per la sua accoglienza a misura di bambino e di paese.

Chiamata la "scuolina del colle", perché per arrivarci bisogna andare in salita sul Poggio alla Noce sulla via Chiantigiana, annovera nell’albo dei suoi studenti più illustri addirittura Gino Bartali: la frequentava quando i bambini e gli insegnanti erano ancora ospitati nel "Casone" di via Fortini chiuso nel 1952, per trasferirsi nell’attuale sede sulla via Chiantigiana.

"Una scuola è anche un quartiere: nessuno può permettersi di lasciarla andare a morire" dicono genitori e rappresentanti del Consiglio di istituto del comprensivo Puccini, in una lettera-appello in cui invitano altri genitori a cambiare la loro scelta: trasferire i propri bambini, già pre-iscritti altrove, alla prima elementare di Ponte a Ema. Vi troveranno un ambiente ristretto, curato, accogliente. Se si raggiungerà quota 15 alunni, sarà possibile avere i numeri necessari per avviare anche il nuovo anno scolastico con una nuova classe. Altrimenti i 9 pre-iscritti saranno dirottati su altri plessi scolastici che, in sede di iscrizione, hanno individuato come "seconda scelta". Sulla Vittorino da Feltre il Comune di Firenze ha investito oltre 2 milioni di euro per lavori di ristrutturazione che stanno per iniziare. "Si tratta di un rilancio fondamentale per la scuola, ma probabilmente il timore di qualche disagio nei lavori può aver spinto molti genitori che dovevano iscrivere i figli a scuola a non farlo e a rivolgersi ad altri istituti".

E avere una scuola totalmente rinnovata, moderna, all’avanguardia, ma senza alunni è un paradosso. Genitori e rappresentanti non si rassegnano alla decisione dell’ufficio scolastico regionale di non avviare la prima elementare, una scelta che – sottolineano - rischia di generare un "effetto abbandono" con ripercussioni anche nei prossimi anni. Il tempo stringe: ci sono solo 15 giorni per scongiurare la non attivazione della nuova classe e poter tornare sui tavoli dell’ufficio scolastico provinciale per un cambio d’idea.

Sul caso della Vittorino da Feltre è intervenuta anche l’assessore all’educazione di Palazzo Vecchio Sara Funaro: "Prenderemo contatti con il dirigente e l’ufficio scolastico, per capire la situazione. Il nostro auspicio è che una scuola in cui stiamo investendo in modo importante possa essere valorizzata e che possano esserci le iscrizioni per poter mantenere il servizio".. Subito mobilitato anche il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini: "La scuola Vittorino da Feltre è un patrimonio di storia, conoscenza e formazione tanto per Firenze quanto per Bagno a Ripoli. Con l’istituto, avvertito come parte integrante anche del nostro tessuto cittadino, condividiamo moltissime occasioni formative e come amministrazione siamo pronti a dare una mano per consentire alla scuola di partire a settembre con la classe I, nell’ottica di quella condivisione di responsabilità che sta alla base della Grande Firenze.

Manuela Plastina