EMANUELE BALDI
Cronaca

Sondaggio Mannheimer. La sinistra ferma al 38% e il centrodestra spera. Un elettore su tre incerto

La distanza resta di 15 punti, ma con le civiche al 10 il ballottaggio è probabile. Schmidt convince, anche se tanti ancora ignoravano la sua possibile scesa in campo.

Un centrosinistra che nel suo abbraccio più vasto possibile di forze politiche affini resta sotto la soglia psicologica del 40% fa sperare ancora il centrodestra fiorentino che pure resta ben distanziato (23%) ma non con una forbice non poi troppo ampia come emerso in altre ricerche.

Questo – insieme al fatto che il 29% degli elettori, quasi un terzo, non ha ancora sciolto la riserva sull’area politica alla quale dare la propria fiducia alle elezioni comunali della primavera ’24 – l’elemento chiave del sondaggio elaborato da Renato Mannheimer per conto del capogruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio, Mario Razzanelli.

Un sondaggio che, sulla carta, è in grado di far correre più di un brivido sulla schiena del centrosinistra e al contempo galvanizza il centrodestra non tanto per i consensi (ancora pochi e a occhio sempre gli stessi) che la ricerca attribuisce all’universo dell’opposizione fiorentina quanto per il distacco che, rispetto all’indagine targata Winpoll commissionata dal Pd nazionale e resa nota nei giorni scorsi, è praticamente dimezzato. Nel precedente sondaggio infatti dem più alleati (Azione, Verdi, +Europa, Sinistra Italiana) erano dati al 54% con il centrodestra al 28%. Mannheimer, di fatto, ribalta tutto e prospetta un quadro in cui, di fatto, a prescindere dagli esiti della destra alle urne, il centrosinistra sarebbe ben lontano dalla possibilità di aggiudicarsi la poltrona più imbottita di Palazzo Vecchio al primo turno, cosa che era riuscita piuttosto agevolmente nel caso del Nardella-bis del 2019.

Ma c’è di più: nel 38% di orientamento di voto a sinistra che salta fuori dal sondaggio di Eumetra sono, in linea teorica, da collocare anche sia i 5 Stelle che Italia Viva (che con Winpoll erano dati, da soli, rispettivamente intorno all’8% e al 7%). Non ci sarebbe dunque un plebiscito del centrosinistra così come, al momento, non c’è neanche traccia di rimonta sulla sponda opposta.

Diventerebbe però ’pesantissimo’, in quest’ottica, quel 29% di indecisi e prezioso nella corsa anche il 10% che il sondaggio attribuisce al momento le liste civiche. La partita, in soldoni, sembra dunque (ri)aperta.

Qualche indicazione in più forse la si può ottenere anche analizzando il profilo del campione della ricerca. Il periodo di rilevazione va dal 27 ottobre al 13 novembre. I sondaggisti hanno intervistato 800 persone (il 56% donne, il 44% uomini). Alta l’età media: il 40% degli elettori consultati ha più di 65 anni, il 36% ha un età compresa tra i 45 e i 64 anni e solo un quarto degli intervistati è under 45.

Titolo d’istruzione: alto nel 43% dei casi, medio nel 39% e basso nel 19%. Il 51% delle persone non è occupato ma il dato è ovviamente influenzato dall’alta percentuale di anziani coinvolti nell’indagine.

Tra coloro che intendono votare per il centrodestra il 25% non era al corrente che il prossimo anno si voterà per le amministrative. Tre su quattro lo sapevano. Solo il 58% degli intervistati infine sapeva che il nome ’caldo’ del centrodestra per la candidatura era – ed è tuttora – il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il quale comunque riceve a oggi un buon gradimento.

E a tal proposito proprio ieri si è espresso il leader della Lega Matteo Salvini parlando di "un professionista che ha portato ancora più in alto nel mondo una realtà straordinaria che tutto il mondo ci invidia come gli Uffizi può essere una risorsa, non solo per Firenze ma per tutta Italia". Qualcosa che somiglia molto a un’investitura.

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