Detenuto si toglie la vita a Sollicciano

L'appello del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria): "I problemi sociali e umani permangono, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di polizia penitenziaria"

Carcere (foto di repertorio)

Carcere (foto di repertorio)

Firenze, 9 aprile 2018 - Suicidio di un detenuto nel carcere di Sollicciano. E' successo ieri. "Nel primo pomeriggio - riferisce Pasquale Salemme, segretario nazionale per la Toscana del sindacato Sappe - un detenuto di origine marocchina ubicato al Reparto assistiti si è impiccato alla finestra del bagno della cella dove era allocato. L'intervento del personale di polizia penitenziaria, che si è prodigato anche per i primi soccorsi, è stato immediato ed ha consentito l'invio del detenuto al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. Purtroppo, tale tempestività non ha permesso di salvare la vita al detenuto che è deceduto in ospedale. Il detenuto era in attesa di giudizio ed era stato ubicato al reparto degenza per problemi psichici. E` deceduto in ospedale alle 17.45".

Per il segretario generale del Sappe, Donato Capece, "questo nuovo drammatico suicidio di un altro detenuto evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria (che purtroppo non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza. Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l`obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l`Italia è certamente all`avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti. Per queste ragioni un programma di prevenzione del suicidio e l`organizzazione di un servizio d`intervento efficace sono misure utili non solo per i detenuti ma anche per l`intero istituto dove questi vengono implementati. E` proprio in questo contesto che viene affrontato il problema della prevenzione del suicidio nel nostro Paese. Ma ciò non impedisce, purtroppo, che vi siano ristretti che scelgano liberamente di togliersi la vita durante la detenzione".

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