NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Sla, soldi per un progetto in Toscana. Lo finanzia Arisla

E’ lo studio 'Mimosa', che applicherà nuove metodiche per la valutazione delle problematiche della Sla bulbare

Soldi in Toscana per un progetto di ricerca sulla Sla (foto Ansa)

Firenze, 10 gennaio 2024 - Fondazione Arisla, principale ente in Italia per i progetti di ricerca sulla Sla, sclerosi laterale amiotrofica, una grave malattia neurodegenerativa, ha appena annunciato un nuovo finanziamento di quasi 1 milione di euro per lo sviluppo di 7 nuovi studi, selezionati con il Bando 2023: uno dei progetti finanziati coinvolgerà due gruppi di ricerca attivi in Toscana, con un valore di 120 mila euro.

"Siamo lieti di aver potuto quest'anno incrementare le risorse da destinare alla ricerca, che consideriamo lo strumento indispensabile per rispondere al bisogno di terapie per le persone con Sla- sottolinea il presidente di AriSLA, Mario Melazzini -. I sette nuovi studi, selezionati con il Bando Arisla 2023, con cui superiamo la quota dei 100 progetti finanziati ad oggi, sono di altissima qualità e molto innovativi, diversi utilizzano modelli avanzatissimi, come l'intelligenza artificiale, e puntano ad avereun concreto impatto sulla clinica. Una priorità inserita nel Bando 2023, primo tassello del nostro nuovo Piano strategico per accelerare l'identificazione di interventi efficaci per la diagnosi, la gestione ed il trattamento della Sla".

Il progetto finanziato in Toscana e' lo studio 'Mimosa', coordinato da Andrea Bandini della Scuola Superiore di Sant'Anna di Pisa, con partner Gabriele Siciliano dell'Università degli studi di Pisa e Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Ospedale Santa Chiara, che applicherà nuove metodiche per la valutazione delle problematiche della Sla bulbare, una forma di Sla che comporta problematiche relative al linguaggio e alla deglutizione. Lo studio utilizzerà registrazioni del parlato e della deglutizione raccolte nel tempo da persone affette da Sla e che saranno analizzate utilizzando algoritmi avanzati in grado di estrarre caratteristiche fisico-cliniche relative alle funzioni orofacciali e vocali.

Queste caratteristiche verranno studiate per identificare nei movimenti orofacciali e nel parlato segni precursori del declino bulbare che verranno quindi impiegati per sviluppare un modello di intelligenza artificiale in grado di prevedere automaticamente gli esiti clinici della compromissione bulbare. Includendo anche gli ultimi fondi stanziati per il progetto 'Mimosa', ad oggi Fondazione AriSLA ha destinato in attività di ricerca svolte in Toscana circa 588 mila euro su un totale di 15,98 milioni, sostenendo 7 progetti sul territorio toscano.