
Il sit-in di ieri davanti al Comune in solidarietà ai consiglieri Franchi e Zoppini
"Facci cacciare con la forza". "Impruneta regime". "Stop censura". "Siete tutti complici". I cartelli che vengono sventolati verso le finestre del palazzo comunale, non lasciano dubbi sul perché del sit-in organizzato in piazza Buondelmonti. È a sostegno dei consiglieri Franchi e Zoppini (Voltiamo Pagina) e di conseguenza una critica aperta a quanto avvenuto il 29 aprile in consiglio comunale: dopo essersi rivolto alla presidente del consiglio Angela Cappelletti chiamandola "consigliera", Gabriele Franchi è stato redarguito dalla stessa chiedendo di usare l’appellativo corretto. Da lì le voci si sono alzate con gli interventi del capogruppo di Voltiamo Pagina Matteo Zoppini e, dall’altra parte, del segretario generale Vincenzo Del Regno, con accuse e toni molto accesi. Fino allo spegnimento ai due consiglieri di opposizione dei microfoni: quello di Franchi è stato anche allontanato fisicamente da Cappelletti, come si vede dalle registrazioni video.
La seduta è stata chiusa in anticipo per "mancanza di sicurezza" dopo la votazione nel caos di due delibere e Franchi portato via di forza dall’aula dalla polizia municipale.
Il caso è rimbalzato anche in Parlamento con l’onorevole Francesco Michelotti (FdI) che ha raccontato quanto avvenuto a Impruneta e chiesto le dimissioni di sindaco e presidente. In piazza a sostegno dei consiglieri c’erano diversi cittadini, ma anche rappresentanti della politica, tra cui Claudio Gemelli e Jacopo Cellai di FdI e consiglieri comunali di opposizione provenienti da Comuni del circondario fiorentino; e poi Anna Ravoni ex sindaca di Fiesole. In tutto, da un conteggio approssimativo, meno di 100 persone. Zoppini e Franchi sono stati accolti tra gli applausi. "Grazie della vostra solidarietà – ha detto Zoppini -. Ne abbiamo ricevuta tanta in questi giorni, anche da numerose persone che hanno chiesto di rimanere anonime e non sono qui in piazza, anche se avrebbero voluto, perché hanno paura delle ripercussioni".
Denunciano minacce ricevute e rifiutano le accuse di sessismo arrivate da alcuni componenti del Pd: "Ci saremmo comportati allo stesso modo se invece di Angela fosse stato Angelo" dice ancora il capogruppo di Voltiamo Pagina. "Avremmo fatto a meno di questa notorietà nazionale nata da un atto antidemocratico, ma almeno abbiamo dimostrato cosa è il sistema di potere di Impruneta", ha aggiunto Franchi citando alcuni episodi in cui, accusa, voci contrarie all’amministrazione sarebbe state zittite. Il sindaco Lazzerini affida il suo laconico commento ai social, accompagnato da una foto scattata dalla finestra del suo ufficio. "Sono lieto di constatare che il nostro paese non si è fatto strumentalizzare dalla destra e da nessuno. Il numero ridotto di persone presenti in piazza (circa 60) rispetto alla nostra comunità ne è la testimonianza più chiara. Ringrazio chi ha scelto di farsi coinvolgere: ha dimostrato di saper riflettere con indipendenza e senso civico".