Siringhe accanto ai giochi: "Il Visarno è un inferno"

Odore nauseabondo di feci, pipette per fumare il crack e rifiuti abbandonati Il parco dei bimbi in condizioni disastrose. La battaglia di un gruppo di mamme.

Siringhe accanto ai giochi: "Il Visarno è un inferno"
Siringhe accanto ai giochi: "Il Visarno è un inferno"

Tossicodipendenti, spacciatori e furfanti di ogni sorta alle Cascine non sono una novità. Ma il buco nero ora ha fagocitato anche quell’ultima oasi dove tutto questo non deve entrare, giacché luogo per elezione dell’età più innocente: il parco giochi. E invece i balordi sono sbarcati anche al giardino del Visarno, senza ritegno verso i bimbi che si divertono intorno su scivoli e altalene. Lo denuncia un gruppo di mamme di picocli tra i sei e i nove anni, tra cui l’avvocatessa Anna Grandinetti che le rappresenta e ci accompagna in un sopralluogo. È martedì mattina, giorno di mercato alle Cascine. Neppure la grande tradizione settimanale che porta tanti fiorentini nel parco scaccia la delinquenza, anzi. Non facciamo in tempo a presentarci che un questuante ci avvicina chiedendo spiccioli con insistenza: "Vi giuro che non è per la droga" insiste. "Qui al mercato sono stata scippata tre volte in un anno, – inizia Anna – La prima volta del portafoglio, ad aprile del cellulare e la settimana scorsa mi hanno addirittura sfilato la spesa dal cestino della bicicletta". Andiamo verso l’area ludica. Man mano che ci allontaniamo dal mercato verso il Visarno le facce sono sempre meno rassicuranti e gli sguardi biechi. Entriamo nel giardino. Notiamo qua e là decine di accendini e pezzetti di stagnola: chiaro segno che qui tanti si fanno di eroina.

"E oggi è molto più pulito del solito. Domenica mattina c’erano cumuli di rifiuti, tra cui roba palese provento di furti. Guardate tutte quelle ruote di bici – indica la mamma – Il giorno peggiore è proprio la domenica che è anche l’unico giorno libero in cui possiamo portare i bambini qui. Trovi tanti drogati ancora strafatti dal sabato sera. Poi si lavano seminudi alla fontana e usano i cespugli come wc. Impossibile sedersi sulle panchine da quanto sono luride. Per non parlare poi del vialetto dietro i cespugli, dove c’è un continuo via vai di gente che compra e vende droga. Qui ci vorrebbe un presidio fisso". "Sono stato qui un due settimane fa e c’erano delle siringhe", testimonia un altro frequentatore del parco. Ma il vero inferno è in fondo al giardinetto: puzza di feci soffocante, fondi di lattina bruciati e pipette indicano che questo è terreno dei ’carckomani’. Poco importa se a cinque metri di distanza ci sono i dondoli.

Carlo Casini

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