
S’io fossi sindaco Parola ai cittadini: "Traffico e socialità i temi caldi"
Sarà anche uno dei Borghi più belli d’Italia, ma San Donato in Poggio continua ad avere un’anima ribelle. Qualche anno fa aveva avviato una raccolta di firme per staccarsi dell’allora Comune di Tavarnelle. Ora si schiera contro l’imposizione della ztl nel centro storico per tutto il giorno. Nel giro di poche ore i residenti del centro hanno raccolto 35 firme e hanno chiesto un incontro al sindaco. Ma non sono stati ascoltati. "La ztl h24 – racconta Lucia Cecchucci a nome dei residenti del centro del borgo che conta meno di mille abitanti – è un danno. Non possono entrare i corrieri, non possono entrare i clienti del ristorante. L’ultima volta, viste le difficoltà burocratiche ad attenere il permesso, un disabile è stato costretto a essere portato in collo dai parenti". Ma le difficoltà sono anche per chi ci abita. "La disposizione dei sensi di circolazione non ci permette a un uso agevole dei nostri spazi. L’accesso in via dei Fossi da via Giotto è impossibile, è difficile fare interventi di emergenza e anche tutto il resto degli accessi è compromesso. Il doppio senso in via Fiorentina, poi, non consente il passaggio di due auto". Insomma i residenti del centro storico avrebbero delle richieste e delle soluzioni da proporre, "ma nonostante email e pec inviate, il sindaco non ci ha mai ricevuto. Chiediamo di esporre le nostre preoccupazioni e le nostre richieste. Non capiamo la necessità di una ztl per tutto il giorno. È un centro storico morto". Per quanto riguarda le altre zone del Comune, per Grazia Toccafondi se fosse sindaco sarebbe importante "continuare a lavorare nei settori sociale e turismo. Vorrei aiutare le famiglie meno abbienti, favorire l’integrazione e il coinvolgimento delle nuove generazioni con il volontariato". Secondo Toccafondi, il turismo, poi è "una ricchezza ed è opportuno creare le condizioni per riaprire il campeggio di Barberino".
Giuliana Barbetti, invece, se fosse sindaco reputerebbe fondamentale "ascoltare la gente, gli adolescenti, gli anziani e i più fragili, partecipare alla vita della comunità e insieme creare progetti sociali e culturale per assicurare una vita serena e in linea con la filosofia slow del nostro territorio".
Roberta Zazzeri, dal canto suo, se fosse sindaco, proseguirebbe "le politiche educative e culturali intraprese fino ad oggi stringendo una collaborazione tra scuola e Comune nel segno della lettura e delle occasioni di condivisione tra studenti e amministrazione comunale. Da insegnante ho riscontrato l’importanza che per i bambini hanno avuto gli interventi in classe in occasione dei diversi progetti educativi promossi e realizzati in tandem dal Comune e dall’Istituto comprensivo. Ecco io continuerei ad elaborare iniziative che prevedano un dialogo diretto tra gli studenti e le studentesse e gli amministratori in modo da far capire alle ragazze e ai ragazzi cosa vuol dire governare un territorio. Continuerei a mettere in piedi un programma di attività che con costanza portino gli allievi a conoscere la macchina comunale, progetti importanti che stimolano curiosità, interesse, senso di appartenenza e fanno sentire vicine le istituzioni".