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Sinistra per Calenzano cerca alleati Prove di dialogo con la maggioranza

Il documento del partito pone le basi per la presenza unitaria delle forze progressiste alle elezioni del 2024

Sinistra per Calenzano cerca alleati Prove di dialogo con la maggioranza

"Il futuro si costruisce ora". Le elezioni amministrative a Calenzano sono fissate nel 2024, tra un anno, ma la scadenza è solo apparentemente distante: ne è convinta Sinistra per Calenzano che, con un documentato approvato nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci, pone già le possibili basi per una presenza unitaria alle urne delle forze progressiste prefigurando un possibile accordo con l’attuale maggioranza. Scenario che eviterebbe l’ipotesi di un ballottaggio ‘fratricida’, tutto a sinistra, come quello previsto domenica e lunedì prossimi a Campi. Per realizzarlo però – sottolinea Sinistra per Calenzano – "occorre che le basi siano chiare e definiti gli ambiti in cui si può realizzare. Non servono gli appelli general-generici sui grandi temi, dall’antifascismo all’antirazzismo, dalla pace all’ambiente. Sono temi che declamati in termini generali non possono che trovare l’accordo di tutti". Occhi (e programmi) puntati dunque sulla realtà locale: "A nostro avviso – recita il documento approvato – ciò che serve è una proposta chiara sui temi concreti della vita della nostra comunità, una visione per il futuro del nostro Comune. Governare il territorio, ad esempio, tenendo presente che il tessuto urbano è stato da tempo completato, ciò che è necessario è rigenerare il tanto esistente non utilizzato". Non si può però parlare solo in prospettiva futura perché anche le decisioni prese ora "non sono il passato ma esse stesse il futuro. Le previsioni urbanistiche impatteranno tutte sulla futura amministrazione, dal capannone in località Fibbiana alla rigenerazione degli alloggi ERP. Ciò vale anche per le ipotesi di investimenti che ormai non saranno certo realizzati in questa consiliatura ma demandati alla prossima. Come si sostanzia la volontà unitaria se anche in questi giorni vengono assunte decisioni senza nessuna volontà di confronto? Ad esempio, la decisione di alienare gli immobili di Via Mascagni alle scale, senza pensare alla possibilità di un loro utilizzo a fini pubblici. Si propongono investimenti di circa 15 milioni sulle scuole senza supportarli con una corretta analisi degli andamenti demografici e le prospettive indicate dagli organi scolastici sovracomunali". Non basta quindi una "generica volontà astratta dai contenuti, è un percorso difficile ma è quello che occorre": viste le basi il ‘viaggio’ sembra già partire però in salita.

Sandra Nistri