
di Niccolò Gramigni
Chi frequenta con assiduità Palazzo Vecchio non può non aver notato che nella seconda parte di questo mandato nardelliano tra i banchi dell’opposizione è cresciuto molto l’asse composto da Sinistra Progetto Comune – i consiglieri comunali di Spc sono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – e il M5s, con i consiglieri Roberto De Blasi e Lorenzo Masi. La battaglia sul referendum contro gli studentati, le posizioni su aeroporto, multiutility, ambiente: due partiti diversi eppure così vicini tra loro. Ora che si inizia a fare valutazioni sulle elezioni 2024 la posizione di Sinistra – dove è bene ricordare che all’interno ci sono esponenti di Potere al Popolo, Possibile, Sinistra Italiana, Firenze Città Aperta e Rifondazione Comunista – e M5s potrebbe convergere in un unico candidato anche perché i 5 Stelle di andare col Pd non sembrano proprio averne intenzione.
Troppo presto per fare nomi per i candidati: il sogno è Tomaso Montanari, ma ad oggi è più una suggestione. "Siamo orientati in un contesto di identità nel fronte progressista – dichiara il deputato e coordinatore provinciale fiorentino del M5s Andrea Quartini -. Parliamo con chi condivide i nostri temi, in questo momento l’interlocutore principale è quello che fa base col civismo ecologista di sinistra. Con il ‘Coordinamento 2050’ abbiamo un bel rapporto. D’altronde col Pd ci sono distanze enormi sui temi, a Firenze come in Regione: mi riferisco ad aeroporto, multiutility, al rigassificatore di Empoli, a Piombino. Vediamo cosa accade nei prossimi mesi perché a me pare che Schlein ci stia venendo un po’ dietro: però il Pd deve scendere sui nostri temi altrimenti in questa fase vedo molto più facile un’asse con la Sinistra".
Dentro Palazzo Vecchio il consigliere di Spc Palagi usa più volte la parola ‘cautela’ anche perché "tutta la sinistra è unita" e questo, anche storicamente, è un unicuum. "Non è il momento di dire con certezza sì o no sul M5s però non si può neanche negare il lavoro che stiamo portando avanti insieme in Comune – spiega -. Noi non abbiamo pregiudiziali né in positivo né in negativo e c’è certamente un lavoro per allargare le forze, dentro e fuori Palazzo Vecchio". D’altronde ciò che è avvenuto a Campi Bisenzio, con la Sinistra vittoriosa anche grazie all’appoggio dei 5 Stelle, è un dato politico da non sottovalutare per quanto ovviamente le piazze sono molto differenti: "Nei prossimi giorni come coalizione di Sinistra lanceremo segnali sul percorso che vogliamo fare - aggiunge Palagi -. Però ora è il momento della cautela".
E il futuro di Palagi? "Sia io che Bundu abbiamo dato la disponibilità a continuare come consiglieri". Palagi magari ambisce a qualcosa di più, come fare il candidato sindaco: "Io non lo chiedo perché non è nel mio stile, però sono a disposizione". Tra i Cinque Stelle c’è chi parla di differenti vedute tra il capogruppo Roberto De Blasi e l’altro consigliere Roberto Masi anche se De Blasi getta acqua sul fuoco: "Siamo allineati, il movimento è allineato", tiene a precisare. E con grande chiarezza affronta il tema della Sinistra: "All’inizio ci conoscevamo poco, poi però qualcosa è cambiato – sottolinea ". In politica tutto cambia in un secondo, soprattutto a pochi mesi da un voto importantissimo. Ma ad oggi l’asse Sinistra-M5s non è follia.