Sicurezza, nascono le "zone rosse": ecco le aree vietate a chi è stato denunciato

L'ordinanza, firmata dal prefetto Laura Lega, è trimestrale. La mappa delle zone vietate

Il prefetto di Firenze Laura Lega (New Press Photo)

Il prefetto di Firenze Laura Lega (New Press Photo)

Firenze, 10 aprile 2019 - Vietato stazionare in alcune aree di Firenze alle "persone dedite ad attività illegali", che saranno allontanate. La prefettura, in accordo con il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui ha preso parte anche il sindaco Dario Nardella, lancia un'ordinanza trimestrale che, di fatto, introduce una sorta di daspo urbano ad hoc, ovvero tarato sulla Fortezza da Basso, il parco delle Cascine, piazza San Jacopino, ma soprattutto su diverse zone del centro storico finite nel mirino delle forze dell'ordine: via dei Servi, piazza dei Ciompi, via dell'Ariento, via Sant'Antonino, borgo San Lorenzo, piazza del Mercato Centrale, via Nazionale, largo Fratelli Alinari, piazza della Stazione, via Panicale, via Guelfa, via de' Benci, largo Pietro Annigoni, via dei Pandolfini.

IL PROVVEDIMENTO INTEGRALE (clicca qui)

In queste zone, è scritto nel provvedimento, sarà vietato lo stazionamento "a soggetti che ne impediscano l'accessibilità e la fruizione con comportamenti incompatibili con la vocazione e la destinazione di tali aree". Sempre nelle stesse aree, quindi, sarà ritenuto responsabile di tali condotte e allontanato "chiunque sia stato denunciato a Firenze per attività illegali in materia di stupefacenti, reati contro la persona o per danneggiamento di beni", oppure chi è "stato destinatario di contestazioni di violazioni della normativa che disciplina l'esercizio del commercio su aree pubbliche".

L'ordinanza è stata firmata dal prefetto Laura Lega per "garantire la massima sicurezza e la piena fruibilità del centro storico", si spiega da palazzo Medici Riccardi, perché "punta a garantire maggiore sicurezza nelle strade, restituendole alla libera e legale fruizione dei cittadini".

Così "allo scopo di rafforzare l'azione, è stato deciso di innalzare ulteriormente la capacità di risposta, potenziando l'attività di contrasto con l'attuazione di nuove strategie per rendere più difficile il radicamento di fenomeni di illegalità e di degrado".

Dell'ordinanza ha parlato anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Partono da Bologna e Firenze le ordinanze anti-balordi. Darò direttive affinché simili provvedimenti scattino in tutta Italia. Nessuna tolleranza per degrado e illegalità".

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