
Si ubriaca e aggredisce i genitori Botte ai carabinieri che l’arrestano
Gli ultimi a non sopportare più il suo comportamento sono stati babbo e mamma, che hanno chiamato i carabinieri e lo hanno denunciato. Beveva, beveva tanto, si ubriacava, e non capiva più nulla. Non aveva alcun controllo delle sue azioni, e diventava subito irascibile, violento, irrefrenabile. Qualsiasi cosa pensasse di poter fare, faceva. Senza limiti. I carabinieri lo conoscevano già: più volte erano stati chiamati a intervenire, là dove poco prima era passato. Dedito all’uso smodato di alcolici, aveva infatti dato luogo a una serie di condotte che avevano richiesto l’intervento non soltanto di pattuglie dell’Arma, ma anche di personale sanitario. Qualsiasi precuazione o misura venisse adottata non sortiva alcun effetto. Per esempio: temporaneamente alloggiato presso una struttura ricettiva di Pelago (era lì sino a fine luglio) non si era placato, forse perché lì poteva stare fino a una certa ora, non oltre. E così lui, uscito dalla porta, rientrava dalla finestra, come si suol dire. E anche quando viene scoperto e allontanato, vi rientra abusivamente finché, scoperto dal titolare, lo minaccia di morte. A quel punto viene deferito in stato di libertà dai carabineiri di Pelago: l’accusa è violenza privata, violazione di domicilio e minaccia aggravata. All’uomo, 45 anni, rimasto senza posto per dormire, si presenta in casa dei genitori. Ma anche qui, fra le mura familiari, continua a bere, e quindi ad essere aggressivo nei confronti di mamma e papà, ai quali continuamente rivolge richieste di alcol, o di soldi per acquistarlo, con atteggiamenti intimidatori che non solo incutono paura, ma finiscono per esasperarli.
I due anziani genitori si rivolgono ai carabinieri una volta, due, anche più. Ma il loro intervento, insieme a quello dei sanitari, riporta la calma solo momentaneamente. Serve una denuncia formale, sottoscritta dai genitori presso la Stazione di Pontassieve, per avviare, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il cosiddetto “codice rosso” previsto per il reato di maltrattamenti. E lunedì pomeriggio, all’ennesima aggressione nei confronti dei genitori e la loro conseguente richiesta di aiuto al 112, l’uomo, ancora una volta in stato di alterazione da assunzione di alcolici, anziché calmarsi all’arrivo dei militari, minaccia pure loro, gli si avventa contro, afferrandone uno per un polso e tirandolo a sé mentre i sanitari cercano di prestargli le prime cure. Bloccato ed infine condotto in ospedale per esser sedato, l’uomo è stato tratto in arresto e, una volta dimesso dal presidio sanitario, per lui si sono aperte le porte di Sollicciano.