Si rifà il seno, ma l’intervento va male. Condannati ospedale e medico

Una donna di Firenze ha ottenuto un risarcimento di oltre 12mila euro per un intervento estetico fallito. Il medico e la struttura sanitaria sono stati ritenuti responsabili.

Si rifà il seno, ma l’intervento va male. Condannati ospedale e medico

Oltre 12mila euro di risarcimento (foto repertorio)

Firenze, 16 ottobre 2024 – Voleva rifarsi il seno con la mastopessi, l’intervento che "ridona forma e posizione ad un seno cadente". Poi, al momento del ricovero, il medico l’ha convinta a sottoporsi anche all’addominoplastica, per eliminare i tessuti in eccesso presenti sull’addome, e alla lipoaspirazione, con cui attraverso delle cannule viene aspirato il grasso in eccesso. Per il chirurgo, tutto filò liscio, e la donna venne dimessa la sera stessa.

Dopo pochi giorni, però, le prime complicazioni emersero a livello della ferita mammaria e così le fu prescritto un antibiotico per due settimane. Che tuttavia non risolse i problemi. La donna, oltre a lamentarsi perché il risultato dell’intera operazione era totalmente insoddisfacente, nota che le ferite faticano a guarire. E dopo circa sei mesi, torna quindi a bussare al centro medico fiorentino: quello che ottiene è la proposta dello stesso medico di ripetere l’operazione. Lei non accetta, anche alla luce dei deludenti risultati. E da lì ha inizio il suo calvario.

Il medico legale imputa la ritardata guarigione delle ferite chirurgiche al mancato posizionamento del drenaggio e, per quanto riguarda l’intervento all’addome, ritiene l’operazione non adatta alle condizioni fisiche in cui si trovava la donna. C’è poi il danno permanete: è oggettiva infatti l’asimmetria e la deformazione dei seni operati.

Si passa così alle vie legali: la donna – difesa dall’avvocato Antonio Stefano Marchesi – fa causa al centro medico e al professionista, chiedendo circa 55mila euro di risarcimento. E ieri, la quarta sezione del tribunale civile di Firenze, ha condannato entrambi i soggetti – difesi dagli avvocati Marco Dei e Paolo Castelluccio –, liquidando alla donna oltre 12mila euro di indennizzo, più circa 5mila euro di spese legali. Molto meno di quanto richiesto, dovuto anche "all’intervento chirurgico correttivo a cui la donna si è sottoposta in corso di causa".

La giudice Giuseppina Cuttadauro ha comunque riconosciuto la responsabilità professionale del medico e, nonostante quest’ultimo fosse un libero professionista in ’appoggio’, la negligenza della struttura. Dividendo 50-50 il risarcimento per la signora.

Pie.Meca.