EMANUELE BALDI
Cronaca

Sfratto rinviato nove volte, l’ira della proprietaria: “Persi migliaia di euro, pronta a incatenarmi”

Firenze, nuova azione il 15 maggio per la famiglia delle Cure morosa da anni: “Dovevano avere un’altra casa entro il 30 aprile, ma sono sempre lì...”

La polizia in via Passavanti

La polizia in via Passavanti

Firenze, 1 maggio 2025 – Il 22 febbraio scorso andò a vuoto uno sfratto per morosità in una palazzina di via Passavanti alle Cure. Ordinaria amministrazione, si direbbe, se non fosse per il fatto che quel tentativo non era il primo, né il secondo e neppure il terzo. Bensì l’ottavo. Una vicenda dai contorni grotteschi quella raccontata da La Nazione in quei giorni che, a breve, potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo. Per il 15 maggio è infatti in programma un’altra azione per cercare di recuperare dalla giovane coppia di inquilini morosi, in affitto (si fa per dire), da anni, le chiavi di casa e restituirle alla legittima proprietaria, Gea Mostardini che in queste ore ha dovuto inghiottire un altro boccone amaro.

“In occasione del mancato sfratto di febbraio mi era stato assicurato che queste persone avrebbero avuto un nuovo alloggio entro il 30 aprile. Risultato? Sono ancora in casa mia. Io ho già perso più di ventimila euro di affitti: se il 15 maggio non dovessero lasciare casa sarò pronta a incatenarmi per protesta”.

Piccolo passo indietro. Gea possiede un appartamento di due stanze, più cucina e un piccolo resede al piano terra. Sarebbe sulla carta, e Gea lo sapeva fin dall’inizio, perfetto da affidare al business degli affitti brevi. Ma Gea agisce d’istinto e fa una scelta controcorrente (“Che non farò mai più” dice oggi): nel 2019 decide di affittare con regolare contratto registrato e cedolare secca l’immobile a una giovane coppia. “Conoscevo i rischi. – riconosce la donna – ’E se poi non pagano...’ mi chiedevo... Ma io sono una persona perbene che istintivamente tende a fidarsi”. “Per alcuni mesi pagarono regolarmente l’affitto, nessun problema” prosegue. Poi però qualcosa s’inceppa: “Smisero di pagare l’affitto, 750 euro al mese che alle Cure sono anche una richiesta bassa”. Passano mesi e non arriva più uno spicciolo. Così l’avvocato inizia l’iter per recuperare l’immobile. Sfratto per morosità nel 2022. Nulla cambia e si passa allo sfratto con la forza pubblica. “Ma ogni volta che arrivavano gli agenti il padre andava a prendere il figlioletto all’asilo e lo portava in casa. In presenza di un minore non si può procedere”. Durante un tentativo in cui il piccolo non c’era la coppia fa trovare in casa un cane. E neanche in questi casi si può intervenire. Secondo quanto si apprende il Comune sta cercando di risolvere il caso e si sta interessando alla vicenda della famiglia morosa per trovare una soluzione in social housing.