Un filo diretto tra ufficio Casa di Palazzo Vecchio, sindacati degli inquilini e dei proprietari e ufficiali giudiziari. Tutto per fare fronte comune e ridurre l’emergenza abitativa che, per il 2024, nel territorio della nostra provincia, secondo le stime del Sunia, potrebbero riguardare 22mila persone. La decisione è arrivata due giorni fa dopo la conferenza del ’Lode’ fiorentino, l’organismo che si occupa della gestione del patrimonio legato all’edilizia residenziale pubblica. Nella pratica nasceranno dei tavoli operativi che partiranno da gennaio.
Al tavolo siederanno l’ufficio Casa del Comune e i sindacati degli inquilini e dei proprietari, oltre agli ufficiali giudiziari. I tavoli riguarderanno le quattro zone distretto della nostra provincia: nord-ovest, sud est, Mugello e Firenze.
Su questo tema ogni zona seguirà il proprio percorso in base alle caratteristiche dell’emergenza abitativa che registrano sul proprio territorio. "Con la riunione di ieri dal Lode – ha spiegato l’assessora alla Casa, Benedetta Albanese – abbiamo stabilito che, per l’area che riguarda il Comune di Firenze, i tavoli operativi partiranno a gennaio e saranno convocati con cadenza bimestrale. Vogliamo che siano pratici e tecnici per aiutare il maggior numero di famiglie possibile. Si riuniranno presso l’ufficio Casa del Comune di Firenze".
Durante i faccia a faccia si cercheranno di trovare le modalità migliori per istruire i casi che sono nelle graduatorie degli alloggi popolari e accompagnare il passaggio da casa a casa riducendo al minimo l’impatto sociale che gli sfratti hanno sui nuclei abitativi già presenti nelle graduatorie Erp e in quelli che presentano i requisiti per entrarci.
La cornice politica di riferimento resta la Commissione territoriale per il contrasto del disagio abitativo che abbiamo già costituito a norma di legge regionale nel dicembre 2020 che sarà convocata a breve per fare il punto sugli sfratti previsti per il 2024.
A ora i numeri che restano sono quelli ipotizzati due mesi fa dall’Osservatorio del Sunia: l’80% delle persone alla ricerca di un tetto sotto cui vivere sono persone a cui non è stato rinnovato il contratto di affitto non per morosità ma per la decisione del proprietario di destinare le sue mura ad affitti brevi. Sempre secondo il dossier Sunia, elaborato su un campione di 468 persone che si sono presentati agli sportelli dal 1 marzo al 31 luglio, il 63% dei bisognosi sono italiani. Soprattutto anziani, ma sono in aumento anche le giovani coppie con figli.