
Due degli abiti presentati alla sfilata
Firenze, 12 giugno 2024 – Tutti alla corte di Marine Serre, stilista francese di 31 anni alla sua prima volta in passerella con la moda maschile a Pitti Uomo 106 stasera alla Villa di Maiano, sotto l’antica torre che sovrasta il meraviglioso giardino all’italiana tra fiori di lavanda, rose e limoni. Uno show magnifico e delicato al tempo stesso con la giovane creativa che tutto il mondo della moda sta osservando per il suo coraggio e bravura invitata da Pitti Immagine come Guest Design dell’edizione numero 106 di Pitti Uomo.
Tutti con il naso all’insù ad ammirare uno dei più bei panorami di Firenze, con 49 modelli che hanno molto incuriosito per una collezione ampia e di carattere che Marine Serre produce interamente in Italia. In passerella maschi e anche alcune modelle con abiti da corte contemporanea dall’aurea però antica in tessuti di riciclo come vecchi pizzi di antiche tovaglia ricamate e centrini all’uncinetto che diventano focus a tutta sensualità sui tubini stretch di tulle color carne. “Ci sono dieci uscite tutte bianche” racconta Marine, esile ma tostissima, piccolina ed giustamente ambiziosa e padrona del suo brand sbocciato in pochi anni come un fiore nel deserto di una moda massificata e in mano ai colossi del lusso internazionale _ e questo è il mio messaggio di pace”, dice la stilista.
“E’ un onore essere qui come Guest Designer _ continua la Serre _ ma non è facile raccontare quello che sento stasera. Tutto è un po’ glamour e un po’ sport, c’è molta pelle stampata con le mie falci di luna, tagli netti dei tessuti e perfezione sartoriale alle stelle. Pezzi di jersey ibridi per la donna e completi anche con bermuda in tessuti classici per l’uomo. La Villa di Maiano mi ha molto ispirato, specie per il modello dalla gonna ampia e lunga da gran ballo con il top di cristalli sulla pelle nuda. Una gentildonna moderna. Il titolo del defilè _ continua Marine Serre _ è Sempre legati che significa stare insieme, stare uniti anche attraverso la moda, per lanciare un messaggio più alto. E’ la prima volta che sfilo fuori Parigi, sono sicura che Firenze mi porterà fortuna!”.
Se pensa all’Italia Marine Serre si specchia nelle immagini del film “Il Padrino” racconta, la muscia però che ha usato per il defilè è un po’ classica e un po’ sperimentale, tutta di una band italiana che suona dal vivo. Patchwork e ricami, riciclo di stoffe e di vecchi corredi, una sensualità che grida libertà e modernità. E si può essere sexy anche con due centrini all’uncinetto appuntati sul seno.