Giovani, a Sesto Fiorentino uno spazio di aggregazione dipinto da street artist

Il centro giovanile, gestito dalla Coop ConVoi, sarà inaugurato il 10 settembre. Al via il contest per selezionare opere e artisti

Sesto Fiorentino (Firenze), 6 settembre 2021 - Uno spazio per i ragazzi realizzato insieme a loro. E' Spazio Immagine, il nuovo centro giovani che verrà inaugurato il 10 settembre dalle 17 a Sesto Fiorentino, presso il circolo Arci La Costituzione a Quinto Basso (via Gramsci, 560). A gestirlo sarà la cooperativa ConVoi, già attiva da anni sul territorio, in collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino, nel contesto del progetto “Diritto di transito” promosso dal consorzio Arché di Siena e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. A disegnare e decorare lo spazio saranno gli stessi giovani. 

La cooperativa infatti ha lanciato un “graffiti contest” per street artist (inviare candidature e bozzetti all'indirizzo email: dirittoditrasitosesto@gmail.com): i vincitori, durante la serata inaugurale, dipingeranno le pareti del cortile del circolo che ospita il centro giovani con graffiti dedicati al tema dell'aggregazione sociale. 

L'idea è creare, in un quartiere in cui mancava un luogo di ritrovo per ragazzi, uno spazio in cui gli adolescenti possano sentirsi come a casa, ma in compagnia, un luogo piacevole, sia per l'estetica sia per l'offerta di attività. “Il nostro obiettivo è fornire un luogo di aggregazione libera e sicura, in cui ognuno possa esprimersi liberamente”, spiega la referente della cooperativa ConVoi Ilaria Tarocchi. “Non vogliamo dare un pacchetto di attività preconfezionate, scelte a tavolino, ma crearle su misura per i ragazzi, in base alle loro esigenze, dialogando insieme”.

Così nel Centro Giovani, che ha casa nelle stanze messe a disposizione dal circolo Arci La Costituzione, trova posto per esempio una play station, passione comune a molti adolescenti, che può diventare in questo caso un'occasione di gioco da condividere, sotto la guida di educatori, e non un modo per isolarsi. “L'esigenza di stare insieme con la pandemia è aumentata, ma spesso notiamo che i ragazzi sono in difficoltà: sono più spenti, hanno meno interessi, sono più soli con se stessi anche nel gruppo”, conclude Tarocchi. Per l’amministrazione comunale si tratta di un progetto importante poiché arricchisce la proposta di attività rivolte ai giovanissimi, i più colpiti dal lockdown dal punto di vista delle relazioni e del percorso di crescita. Particolarmente significativo è aver individuato il quartiere di Quinto Basso, una zona su cui il Comune ha investito da tempo e continua a investire con progetti come Quinto Social Street per migliorare la vivibilità e rilanciare il quartiere.

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