REDAZIONE FIRENZE

Caro bollette, "servono soluzioni in breve tempo"

Intervista a Paolo Sorrentino, vicepresidente di Confindustria Firenze

Firenze, 31 agosto 2022 -

Paolo Sorrentino, vice presidente Confindustria Firenze con delega al lavoro e relazioni industriali, qua visti i rincari energetici?

"Il mondo delle industrie sta vivendo questo periodo molto male, va detto. La cosa più difficile è fare programmazione, cercare di organizzare il futuro, perchè è difficile regolarsi con le bollette, che ogni volta che arrivano sono diverse, e sempre più alte. Dopo 6 mesi di incertezza simile, è normale che gli imprenditori abbiano paura per il futuro"

C’è il rischio che qualche azienda nel territorio fiorentino getti la spugna?

"Ognuno sta cercando di trovare soluzioni alternative, nessuno vuole chiudere. Devo dire che fino ad ora nessuna azienda fiorentina ha mostrato segni che andassero verso la direzione della chiusura. Nessuno è ancora arrivato al punto di non ritorno".

Che genere di soluzioni ?

"Parliamo, per esempio, di aziende che accorpano turni di produzione, per concertare l’uso energetico. O altre che utilizzano soluzioni chimiche per velocizzare il riscaldamento in alcune lavorazioni. Molto importante è trovare l’accordo anche con i clienti, sopratutto per quanto riguarda pellame o moda. Ad esempio c’è chi usa delle vernici al posto di lavorazioni in questo periodo".

Quanto si potrà andare avanti sfruttando solo questo tipo di soluzioni alternative?

"Diciamo che fino a fine anno si può andare avanti con questi rend, sicuramente non oltre. O arriva una soluzione strutturale, oppure ci troveremo veramente in difficoltà. Se non si trova una soluzione vera entro dicembre, molte aziende saranno costrette a chiudere perchè finiranno i soldi, e banalmente non ci sarà modo di pagare le bollette"

Quali sono le aziende maggiormente a rischio?

"In primo luogo le imprese che utilizzano i forni nella loro produzione. Per esempio cartiere, prodotti per l’edilizia, mattonelle, ma anche le aziende alimentari. Anche quelle che utilizzano macchinari di alta precisione si trovano in difficoltà, perchè comunque il consumo è alto anche senza forni".