"L’iniziativa, finalizzata a migliorare la qualità dell’aria, della viabilità e, in generale, della vita a Firenze, è ovviamente positiva è condivisibile. Quindi ben accetta. L’importante è che tutti coloro che frequentano
la città (perché ci abitano,
ci lavorano, ci studiano,
o semplicemente la visitano), siano messi in condizione di continuare a farlo, nel rispetto della filosofia che l’amministrazione fa bene a perseguire.
Insomma, a nostro giudizio, l’accesso al centro non dovrà essere precluso in modo troppo traumatico, occorre dare tempo di adeguarsi: perché per raggiungere nel migliore dei modi l’obiettivo,
è necessario che sia condiviso e che tutti remino dalla stessa parte".
È chiaro Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana.
"In questa ottica auspichiamo che il Comune convochi al più presto ai tavoli le rappresentanze degli imprenditori, per chiarire al più presto le modalità di applicazione dello scudo e le eventuali criticità. – prosegue Marinoni – Ancora, per esempio, non si sa se riguarderà anche i veicoli euro 3 o solo gli euro 4. Le imprese hanno infatti bisogno di tempo e di risorse per adeguarsi al provvedimento e pianificare gli investimenti necessari alla sostituzione del parco macchine".
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