Scuole, lo stop danneggia il nostro futuro

Migration

Martino

Bertocci*

Forse per questo in Italia c’è qualcosa che non torna. L’educazione è un diritto fondamentale e dovrebbe avere un’importanza suprema per la nazione. Non si può permettere che questo virus danneggi il nostro futuro più di quanto non lo abbia già fatto. La scuola a settembre è ripartita con mille difficoltà e richiudere le scuole superiori, dopo neanche due mesi, è una sconfitta per tutti. Le classi sono inoltre un luogo molto sicuro: i contagi che si registrano provengono dall’esterno e, viste le misure di precauzione, non si sono mai creati dei focolai o cluster. La scuola è il cuore della vita del paese. Dovrebbe essere il fulcro dell’agenda governativa. Reggere un Paese in questo momento è molto complicato e, anzi, dispiace vedere spesso parti dell’opposizione attaccare qualsiasi azione venga fatta dal Governo. Certamente questo però non impedisce di evidenziare come sia stato sprecato del tempo prezioso. Ma ora bisogna che tutti s’impegnino affinché le scuole superiori riaprano il prima possibile. Servono subito altri investimenti sul trasporto pubblico, per il quale le regioni hanno utilizzato solo una parte dei soldi stanziati dal Governo, e, ad esempio, una campagna di screening su tutta la popolazione scolastica. Le Asl sono in difficoltà proprio nel tracciamento dei contatti. Non è giusto che noi giovani siamo ancora una volta privati dei nostri diritti e doveri. Le scuole sono un presidio di comunità e di sicurezza e vanno tenute aperte. È necessario inoltre pensare come la chiusura delle scuole, in alcune aree del paese, sia sinonimo di abbandono scolastico.

* 17 anni, studente del Liceo Classico Machiavelli

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro