Scuola: alla primaria Niccolini i bambini hanno sperimentato gli sport dei non vedenti

Quaranta alunni si sono cimentati nella scherma, da bendati, e nel torball. A guidarli, la maestra Sandra, non vedente. “Abbiamo capito quanto siano sbagliati certi comportamenti: chi posteggia male rende la vita ancora più complicata ai ciechi”

La maestra Sandra coi bambini che hanno partecipato al progetto

La maestra Sandra coi bambini che hanno partecipato al progetto

Firenze, 8 giugno 2023 - “I non vedenti? Sono uguali a noi. Hanno solo qualche difficoltà in più e per questo vanno aiutati”. Non ha dubbi Claudio, uno dei quaranta studenti della primaria Niccolini che hanno partecipato, questo anno scolastico, al progetto ‘Sport senza frontiere’, ideato dalla maestra Sandra Minichini. “Sono non vedente - dice l’insegnante -. E per il mio anno di prova ho pensato a quest’iniziativa, che è subito piaciuta ai bambini. È da loro che dobbiamo partire se vogliamo sperare di avere, in futuro, una società capace di accogliere il diverso”.

Nello specifico, durante le ore di alternativa i bambini di terza, quarta e quinta si sono cimentati nel torball, gioco a squadre che si fa utilizzando una palla sonora, e nella scherma. “All’inizio è stato complicato - ammettono i bambini -. Avevamo difficoltà ad orientarci e ci sentivamo insicuri”. “Io una volta mi sono scontrata contro un armadio”, racconta Margò. “Il progetto è stato bello e divertente - sorride Nadia -. Ogni tanto, anche per strada provo a chiudere gli occhi per capire se riesco ad orientarmi. Chi non vede ha delle difficoltà, ma riesce ad ascoltare meglio. Ai miei genitori ho raccontato tutto di questa bella esperienza”.

Oltre a sperimentare due sport da bendati, i bambini hanno svolto una vera e propria ‘palestra di educazione civica’, perchè hanno toccato con mano “quanto alcuni comportamenti sbagliati delle persone rendano più difficile la vita a chi non vede”. “Un signore cieco passa tutti i giorni davanti a casa mia - osserva Teseo -. Il marciapiede è sporchissimo. Ci vuole fortuna per non imbrattarsi coi ‘ricordini’ lasciati dai cani”. I compagni annuiscono: “E’ vero. Le persone dovrebbero stare più attente a posteggiare, a lasciare le bici nei posti giusti e a non sporcare le strade. Ora noi quando vediamo certi comportamenti pensiamo subito alle difficoltà dei non vedenti”.

“Mi piacerebbe tantissimo se il progetto potesse continuare, magari coinvolgendo altre scuole - dice la maestra Sandra -. Ero fiduciosa nel coinvolgimento da parte dei bambini. Loro non hanno pregiudizi. Ciò che per gli adulti è uno svantaggio, per loro è un valore aggiunto”.

Era il 17 febbraio scorso quando l’iniziativa venne presentata insieme agli assessori Guccione e Funaro ed al presidente del Q4 Dormentoni. Una mattina, il presidente Uic Firenze Niccolò Zeppi ha presentato il torball ai bambini. E poi non è mancato il supporto da parte dell’associazione Attraverso, che ha prestato tutti i materiali necessari per portare a scuola gli sport di chi non vede.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro