Firenze, 30 marzo 2024 – Se fossimo in una città come tante la Pasqua sarebbe sì una liturgia solenne, ma forse non così attesa. Invece siamo a Firenze, dove storia, tradizione e spiritualità si fondono in un legame inestricabile.
E qui il mistero della Resurrezione si manifesta in modo indubbiamente originale con lo Scoppio del Carro, al canto del Gloria della messa della mattina di Pasqua in Duomo, quando i fiorentini, curiosi al loro solito, interpretano gli auspici preannunciati dal volo della Colombina, innescata dall’arcivescovo con il fuoco del cero pasquale.
Se non torna all’altare maggiore lungo il suo filo d’acciaio teso a 7 metri di altezza, dopo aver incendiato la miccia del Carro posto fra il portone principale e il Battistero, allora sono dolori.
Un esempio per tutti? Andò male nel 1966 e a novembre l’Arno sommerse Firenze. Nessuno crede a un nesso diretto, ma hai visto mai? Comunque, nella speranza che il volo sia perfetto, tutto è pronto per la cerimonia parte integrante della liturgia presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, in una delle sue ultime celebrazioni solenni da arcivescovo nell’attesa del nome del successore.
Anche quest’anno la cerimonia si svolgerà in due momenti. Stasera alle 20 in piazza della Signoria, il sindaco Dario Nardella con il Gonfalone si unirà al Corteo della Repubblica Fiorentina per raggiungere la chiesa dei Santi Apostoli, dove sono custoditi il Porta Fuoco ed il reliquario con le Pietre del Santo Sepolcro, che da quasi mille anni sono oggetto di grande devozione.
Che le abbia portate o meno Pazzino de’ Pazzi dalla Crociata del 1101, le protagoniste sono loro, tanto che, a cura della Diocesi, avranno anche una nuova teca mobile in legno e plexiglass, illuminata a led.
Saranno sempre le scintille scaturite dalle Pietre, reliquie del Sepolcro di Cristo, ad accendere alle 21 il fuoco nuovo sul sagrato del Duomo fra due ali di armati in costumi d’epoca.
Il Corteo della Repubblica Fiorentina, nella mattina di Pasqua dalle 7,30, scorterà il Carro, meno nobilmente noto con l’appellativo di Brindellone, dal deposito di Via il Prato per raggiungere piazza Duomo, dove dalle 8 poco più, una rappresentanza dei Bandierai degli Uffizi si esibirà con i Musici in attesa del Carro trainato da quattro monumentali buoi chianini.
L’arrivo previsto è alle 9,30 e alle 9,45, il sorteggio per l’abbinamento delle partite del Torneo di San Giovanni del Calcio storico, un momento attesissimo dai quattro Colori. Dalle 10,15 in poi il folclore lascia spazio alla liturgia della mattina di Pasqua, in un crescendo di emozione per lo scoppio alle 11 del Brindellone, spettacolo e momento di preghiera pubblica al tempo stesso, vissuta in piazza e dalle finestre dei palazzi che si affacciano sul sagrato della Cattedrale da migliaia di spettatori.