REDAZIONE FIRENZE

Sciopero dei vigilanti ’Siamo senza contratto’

"In 16 anni aumenti di appena 60 euro. I lavoratori scappano e nessuno vuole sostituirli per le condizioni assurde"

In Toscana sono circa 10mila i lavoratori impegnati tra vigilanza privata (guardie giurate e portavalori) e servizi fiduciari. Che ieri hanno incrociato le braccia con lo sciopero unitario promosso da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs per il rinnovo del contratto di lavoro (scaduto da sette anni) e due diversi presidi dalle 11 alle 13: uno si è svolto a Pisa e l’altro a Sesto davanti alle aziende Btv e Securitas Metronotte in via Arno, zona Osmannoro. L’iniziativa segue altre effettuate a livello regionale e nazionale ed è stata organizzata in vista dell’incontro nazionale fissato per il 10 gennaio con la parte datoriale: "Le associazioni datoriali – ha spiegato Luisella Brotini, segreteria Filcams Toscana – non vogliono riconoscere aumenti salariali dignitosi in un settore in cui gli stipendi sono particolarmente bassi. Il settore si sta svuotando di lavoratori, molti se ne vanno e il turn over non è compensato per le condizioni di lavoro particolarmente complicate per le regole e anche rischioso dal punto di vista della sicurezza. Oltre alle guardie armate in questo contratto ci sono i lavoratori dei servizi fiduciari, fra cui molte donne, che garantiscono le aperture dei musei e di altri servizi e hanno una retribuzione bassissima".

Concetti ribaditi da Gennaro Cotugno UilTucs: "Quello del 10 gennaio sarà l’ennesimo incontro per l’adeguamento del contratto scaduto da sette anni e di fatto fermo al 2006. In sedici anni l’aumento è stato di soli 60 euro. Vogliamo lanciare un messaggio forte alle associazioni datoriali: non ci fermeremo fino alla firma del contratto e siamo pronti ad andare avanti con altre forme di protesta". Per Alessandro Gualtieri segretario generale Fisascat Toscana la parte più importante della rivendicazione "è quella relativa all’adeguamento economico, con un contratto scaduto da sette anni e l’inflazione degli ultimi due anni gli addetti del settore sono in grande difficoltà. Svolgono un lavoro importante per la nostra sicurezza sia come guardie armate che come presidio in luoghi come supermercati, tribunali e altre strutture".

Sandra Nistri