Scintille in maggioranza. Milani: "Querelo Felleca". E lei: "Attacca le donne"

Tutto parte dalla modalità di votazione delle controdeduzioni al Piano Operativo. Per la vicepresidente: "Caro presidente, il partito che rappresenta è alla frutta".

Scontro in maggioranza. La frattura di Firenze Democratica e dei ’Del Re boy’s’ – col voto contrario al Piano operativo e l’uscita dalla maggioranza – ha un po’ distolto l’attenzione su una serie di polemiche che hanno coinvolto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, in forza al Pd, e la vicepresidente Barbara Felleca di Iv. Polemiche che potrebbero avere strascichi legali. Tutto parte dalla modalità di votazione delle controdeduzioni al Poc: in aula Felleca fa presente di volerle analizzare singolarmente ma Milani replica affermando che si utilizzerà lo stesso metodo del 2015, quando venne approvato l’ultimo Poc, e quindi si procederà con una votazione a blocchi. Milani qui ha chiamato in causa Titta Meucci, che nel 2015 ricopriva il ruolo di assessore all’urbanistica. "E’ stata scelta questa procedura nel 2015, perché nel 2015 andava bene e nel 2024 non le va bene? Era un metodo positivo", ha detto in aula Milani. Da qui è partita una litigata che, almeno inizialmente, ha portato sia Felleca che la capogruppo Mimma Dardano a lasciare l’aula. Felleca ha parlato di dibattito "sterilizzato dal raggruppamento deciso unilateralmente dal presidente Milani. Se Milani vuole attaccare Italia Viva, lo faccia, ma non dallo scranno della presidenza, poiché in tal modo dimostra, ancora una volta, di essere inadeguato al ruolo che ricopre. Un altro attacco alle donne, strisciante, frutto dello strisciante patriarcato che purtroppo pervade ancora la politica fiorentina".

Milani ha replicato dicendo che il comunicato di Felleca è "offensivo, lesivo della mia persona sia privata che pubblica", "ritengo che non corrisponda al vero e per questo darò mandato per tutelare la mia onorabilità". "La cosa che più mi rattrista è l’accusa di attacco alle donne", ha precisato Milani che ha invitato a riguardare lo streaming della seduta. Un botta e risposta che poi ha visto ulteriormente prendere la parola Felleca: "Una legittima critica politica, sul merito di una modalità di dibattito, cui si replica con una minaccia di querela – ha detto -. Caro presidente Milani, ci pare che se lei rappresenta il Pd, il suo partito sia alla frutta, o forse all’amaro".

Niccolò Gramigni

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