Schmidt decolla a Quaracchi: "Stop tram e pali, sì nuova pista"

L’ex direttore degli Uffizi bussa alle porte dei residenti, fra tour, cravatte in regalo e turbine degli aerei "Sono qui per risolvere i vostri problemi. Peretola deve ‘allungare’ e rivedremo i progetti della tramvia".

Schmidt decolla a Quaracchi: "Stop tram e pali, sì nuova pista"

Schmidt decolla a Quaracchi: "Stop tram e pali, sì nuova pista"

Atterrano quasi insieme. Uno è il volo Klm che alle 10.45, arriva da Amsterdam e fa la barba ai tetti di Brozzi. L’altro è il ‘volo’ Eike Schmidt che plana in piazzetta di Quaracchi. E far decollare la corsa a candidato sindaco da qui, via dell’Osteria: un porta a porta nel grattacielo orizzontale di case, alto 6 metri e lungo mille, dove vivono 4mila anime. Quaggiù la sera, quello delle turbine del Vespucci, è l’unico rumore. Lui lo sa, scruta il cielo e affonda: "È una situazione insostenibile. Col nuovo aeroporto la pista inclinata di 20-25 gradi rispetto a ora e più lunga permetterà ai fiorentini di atterrare e partire e non dover essere trasportati a Bologna o a Pisa all’ultimo momento". Il capannello di una trentina di brozzesi al Circolo Libertas lo fissa e sorride. Molti son qui per lui, altri lo studiano.

A fianco c’è il plenipotenziario meloniano di FdI, Giovanni Donzelli. Schmidt veste ancora la mise da direttore: completo royal blu e cravattone rosso fantasia. "Direttore sindaco" lo chiamano. Lui stringe mani, scoccando una frecciatina a Sara Funaro, che lo ha accusato di non conoscere Firenze: "Questo è uno dei 14 nuclei storici del medioevo e ha diversi problemi. Pensate che il suo nome deriva da ‘ad claras aquas’ tutti erano invidiosi delle acque di queste zone. E invece ora...".

Ora l’uomo di cultura che è in lui si agita, agli over 60 piace. Uno di loro si stacca dal gruppone, viaggia sull’ottantina: "Vivo qui da 50 anni, non ce la faccio più. Si cambia stavolta?" . "Si cambia, si cambia. Sono qui per cambiare". Un’altro gli consegna la copia di un libro su Peretola e Brozzi, con tanto di autografo. Schmidt sorride e parte il selfie. "Sarà la mia guida".

Romba un’altra turbina. Il direttore scruta l’app con cui conosce come un Ave Maria i voli in arrivo. "Questo è Air France". E picchia sul dente che, forse, al Pd duole di più. Quel sì tiepido alla nuova pista, per non contrariare troppo Sinistra Italiana e M5S. Qquesto Quaracchi lo sente. Lui li interroga: "Cos’altro non funziona?". "Seguici". Parte il tour con loro dentro al gomitolo di strade, corti e tabernacoli dal 1200 sdraiate in questo strappo di riva destra. Molte portano il nomignolo del capofamiglia: Biriri, Zannine, Salesio. Schmidt le infila come se fossero sale dei suoi Uffizi. Testa alta, orecchie aperte. Pizzica ancora la rivale Sara Funaro. "L’isola sull’Arno? Posso solo ridere. Le isole sull’Arno sono perfettamente inutili, poi così non è realizzabile. Porrebbe a grave rischio in caso di acqua alta e alluvione le vite dei fiorentini e i monumenti". E in nome del Bello, coglie l’assist e cala l’altro asso del programma che sarà svelato il 16 aprile alle 18,30 all’ex teatro tenda: la revisione delle nuove tramvie. "La tramvia è un disastro, lo sappiamo tutti quanti, va revisionata in maniera radicale". Il capannello lo ascolta.

"Tutti i tratti della tramvia – tira dritto lui – non ancora concretizzati vanno rivisti in maniera radicale. È una tecnologia degli anni ’80, i pali sono bruttissimi. Le tramvie hanno fatto danni enormi in alcuni punti dove sono state costruite, questo fa sì che bisogna analizzare il progetto di nuovo. E bisogna cambiare il cambiabile". Il direttore infila in un villino, una famiglia gli spalanca la porta. Se ne esce con in mano una cravatta rossa (la sua ennesima). È un altro regalo.

"Questi terratetto - gli spiega una signora - sono l’eredità dei nostri nonni. Non vogliamo andarcene, vogliamo un territorio sicuro". Perché qui i hanno imparato a sgomitare con i 2mila cinesi che si sono costruiti una Mecca in questi strappi da piccolo mondo antico. Ma non si fanno una ragione di baby gang e furti in casa. Lui promette: "Sono qui per ascoltare i vostri problemi. Le soluzioni arriveranno".

Il serpentone struscia davanti alla chiesa di San Pietro a Quaracchi. Don Claudio spalanca la porta. Schmidt non resiste: vuole vedere l’affresco di Sant’Antonio Abate in trono. Improvvisa una mini lezione. Don Claudio ribatte lì: più sicurezza per Quaracchi, Brozzi e Peretola. "La ragione per cui ho cominciato a interessarmi dell’amministrazione - gli spiega - è proprio il problema sicurezza: tema fondamentale per Firenze". Il rombo di un altro aereo scuote la chiesina. Schmidt se la ride. Quel sipario di decibel è calato a pennello dal cielo sulla sua testa.

Claudio Capanni