La Tav della discordia, tra crepe e proteste la talpa non si ferma. "Tutto sotto controllo"

La fresa si trova attualmente tra via Botticelli e via Fra’ Bartolomeo proprio dove si sono registrati alcuni danni strutturali agli immobili. Le terre di scavo invece vengono per il momento trasferite fuori Regione

L'inizio del lavori con la "talpa" per l'Alta velocità (New Press Photo)

L'inizio del lavori con la "talpa" per l'Alta velocità (New Press Photo)

Firenze, 13 febbraio 2024 – Dov’è la ’talpa’ per l’Alta velocità? A che punto sono gli scavi? In quale posto sono state portate le terre di scavo? Dopo anni e anni di dibattiti e ritardi, la corsa della fresa Iris – questo il nome della ‘talpa’ – è tornata a far parlare di sé, nei bar della città, come nei corridoi di Palazzo Vecchio. Agli scavi infatti sono stati attribuiti pochi giorni fa alcuni danni denunciati dai residenti di via Botticelli, tra cui dei portoni di ingresso bloccati, porte degli appartamenti che non si aprivano e crepe nei muri delle case. Piccolezze se messe a confronto dell’incidente di metà dicembre al Ponte al Pino, con il traffico bloccato per ore dalla fuoriuscita di fango dopo che la talpa intercettò un vecchio foro di carotaggio che dalla sede stradale riscendeva nel sottosuolo.

Timori e psicosi sono tornati a galla tra i cittadini, anche perché, secondo i dati ufficiali, l’elenco di immobili a possibile rischio per i lavori conta 354 edifici per un totale di 3.421 unità immobiliari. Ma è anche vero che c’è differenza tra idea e azione e, secondo quanto riporta Rfi (Rete ferroviaria italiana), le numerose lamentele dei residente della zona interessata dai danni si sono tradotte poi in sole due segnalazioni concrete. E, anche se lievi, i danni verranno risarciti dal consorzio che si sta occupando dei lavori. Il percorso della talpa, fanno inoltre sapere, è comunque monitorato costantemente e al momento non risultano altri episodi critici. "Il Sindaco dovrebbe fermare i lavori e rivedere complessivamente un’opera per noi inutile e dannosa – attacca invece il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi – . Questa cosa che Palazzo Vecchio non sa quanto si scava e dove vanno le terre scavate sarebbe ridicola, se non fosse gravissima". Una comunicazione poco trasparente viene contestata anche dal Comitato/Associazione No Tunnel Tav Firenze che ha indetto per oggi una conferenza stampa durante la quale "saranno mostrati e descritti aspetti e documenti del progetto da cui risulta che i danni agli edifici saranno lungo tutto il percorso".

ll tunnel dell’alta velocità, che bucherà la città per circa 7 km, è partito dallo scavo alla stazione di Campo di Marte e ritornerà in superficie a Nord vicino alla stazione di Castello. Ad oggi ha già percorso circa 350 metri, spiega Giacomo Parenti che presiede l’Osservatorio ambientale del nodo fiorentino Av, e si trova precisamente tra via Botticelli e via Fra’ Bartolomeo, mentre nei prossimi giorni arriverà nelle viscere di via Masaccio, sotto il supermercato Esselunga.

Sono circa dieci i metri rosicchiati dalla talpa ogni giorno, con conseguente produzione di terre di scavo, altro tasto dolente del dossier. Rfi fa sapere che queste prime terre di scavo, "per scrupolo", sono attualmente portate su rotaia in discariche fuori dalla Toscana, ma che successivamente, stabilita l’assenza di inquinanti, saranno trasferite a Cavriglia, e più precisamente nell’ex area mineraria Enel di Santa Barbara.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro