Firenze, città invasa dagli scatoloni dei negozi. E tutti sforano gli orari

Raccolta carta e cartone, un anno dopo nulla è cambiato. Il nostro tour fra degrado e turisti sorpresi. Ecco le foto della vergogna

Lo scatolame fuori dai negozi, un problema per Firenze

Lo scatolame fuori dai negozi, un problema per Firenze

Firenze, 4 luglio 2019 - Inciampare in qualche scatolone abbandonato non è difficile, soprattutto in Oltrarno. Tra via Romana, via dei Serragli e via Maggio c’è da mettersi le mani tra i capelli. I pedoni sono costretti a zigzaggare i cumuli di carta che sbucano in qua e in là. Per non parlare di via Tornabuoni, la strada delle grandi griffe: gli imballaggi stridono contro le vetrine scintillanti. A distanza di un anno dalla nostra denuncia sul caos rifiuti siamo tornati nelle stesse strade oggetto del disservizio. Ed è bastato un giro nel cuore storico per capire che poco o nulla è cambiato.

Il vero problema ha un doppio nome: organizzazione e inciviltà. Da una parte i commercianti che non sempre rispettano le regole dall’altra il servizio. Gli operatori Alia raccolgono 15 tonnellate al giorno di carta, per un totale di 6.870 tonnellate nel 2018 solo nell’area Unesco.

Sono 2.669, invece, le tonnellate raccolte nel castrum e 31.200 quelle totali in città. A svolgere le operazioni sono da cinque a sette mezzi piccoli che, tra le 9.30 e le 11.30, dovrebbero liberare tutto il centro per poi cominciare, a partire dalle 11.30, fuori dal quadrilatero.

Quindi, se i commercianti devono esporre tra le 9 e le 9.30 e Alia ha tempo fino alle 11.30 c’è una fascia oraria di due ore in cui la presenza di rifiuti è giustificata. Basta dare un occhio al fazzoletto di città compreso tra via della Condotta e via dei Cerchi per rendersi conto che c’è qualcosa che non va: il retrobottega di piazza della Signoria è una specie di scatolificio.

«Da tempo ci stiamo occupando del problema – attacca Aldo Cursano, presidente Confcommercio Firenze –. Non metto in discussione che ci siano delle corresponsabilità e che anche alcuni commercianti non rispettino le regole ma, operando nel centro storico, ho avuto modo di accertare personalmente che ci siano dei disservizi che riguardano il ritiro, non sempre infatti vengono rispettati gli orari. Quando si appaltano questi servizi, non si può giocare al massimo ribasso e permettere che vinca il prezzo e non la qualità».

Per Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Firenze, «il problema non riguarda né gli operatori né i commercianti ma la sincronizzazione delle fasce orarie. Dall’esposizione al passaggio di Alia passa del tempo. Bisogna riorganizzare le finestre di conferimento e raccolta: se un commerciante espone le scatole alle 17 e Alia passa alle 19, ci sono due ore in cui le strade restano piene di cartone. Credo che occorrerebbe creare un punto di raccolta, poco visibile, dove poter portare gli imballaggi».

«Ai nostri uffici sono pervenute meno segnalazioni rispetto al passato – conclude Riccardo Sabatini, responsabile Ambiente e Sicurezza Cna Firenze -, tuttavia invitiamo Alia a valutare la possibilità di sperimentare soluzioni alternative, come la consegna di appositi contenitori/sacchi per la differenziata in cui poter riporre i rifiuti, avendo cura di compattarvi scatole e scatoloni. Una soluzione, già adottata in città urbanisticamente simili alla nostra».

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