REDAZIONE FIRENZE

Sardine a Cascina contro la Ceccardi

Santori: "Abbiamo il dovere di non interrompere il trend in caduta di Salvini, il populismo si combatte giorno dopo giorno come oggi in questa piazza"

Mattia Santori ed Elly Schlein alla manifestazione di Cascina

Cascina (Pisa), 12 settembre 2020 - Se spallata, per quanto simbolica, doveva essere, allora possiamo dire tranquillamente che è fallita. Certo, Cascina non è Bologna, e le Sardine, affermatesi con bagni di folla anche inattesi, soffrono particolarmente il  'distanziamento fisico'. Ma  forse  nemmeno gli organizzatori si aspettavano che piazza Nenni in via Amendola (in realtà un giardino pubblico) fosse alla fine così vuota. Proprio a casa di Susanna Ceccardi, simbolo stesso di un centrodestra che per la prima volta sembra poter correre il palio delle urne con qualche  possibilità di spuntarla.  Non più di 350 partecipanti per un evento che su facebook  contava oltre 1500 adesioni. Ma soprattutto per una manifestazione che doveva rappresentare il clou della mobilitazione 'dal basso' a sostegno della candidatura di Eugenio Giani e contro la vittoria della Lega.

Nonostante la presenza del leader maximo Mattia Santori e della vicepresidente della regione Emilia Romagna, Elly Schlein, simbolo stesso, con la sua lista  Emilia Coraggiosa, della riscossa  che al di là dell'Appennino portò Stefano Bonaccini a rimontare una china apparentemente segnata. Sicuramente la giornata molto calda ha convinto molti a godere degli ultimi scampoli di estate, ma certo il risultato non sembra incoraggiante a una settimana dalle elezioni. "anche se da Di Maio (anche lui oggi a Cascina ndr) c'era molta meno gente" dice qualcuno. Sarà.

L' 'aperitivo con bufale' alla fine assomigliava molto ad un comizio di quelli tradizionali: un palco, gli oratori (oltre a  Santori e Schlein, tra gli altri,  don Armando Zappolini, ed un paio di attivisti locali) la musica (Tommaso Novi) e poi il pubblico.   Tanti con le sardine d'ordinanza,  chi appuntate sul petto, chi sotto forma di adesivo o di cartelli sagomati.  Giovani e meno giovani,  persone con un trascorso politico alle spalle, altri neofiti assoluti, qualche candidato in incognito, tanti che sostengono  di aver riscoperto la voglia di mettersi in gioco proprio con le Sardine. 

Antifascismo, antirazzismo, partecipazione i valori condivisi. "La Lega è la negazione di quello che la  Toscana rappresenta e della sua storia" dicono in tanti. E se vincesse Ceccardi? " Non accadra' mai". Ma se accadesse?  "Sarebbe un disastro" ripetono. Concetti ribaditi anche da Mattia Santori, accolto come una vera star, tra applausi, selfie e pacche sulle spalle.   "La Toscana non merita di cadere nel disastro targato Lega -ha detto- il voto in Toscana è importante quanto lo è  stato per l'Emilia Romagna, non credete a chi vi dice che non avrà nessuna ripercussione a livello nazionale". 

Mentre parla  dal palco va in scena anche un siparietto: un uomo, che poi si è scoperto essere il padre di Susanna Ceccardi, ha fatto irruzione in piazza con un manifesto elettorale della candidata di centrodestra. Ne è nato un piccolo parapiglia verbale che ha costretto gli agenti di polizia ad intervenire. Nulla di grave comunque.   Poco dopo stessa contestazione e stessi battibecchi con un ragazzo che aveva al polso un braccialetto inneggiante a Salvini. "Gli va dato atto del coraggio -ha scherzato Santori- noi comunque siamo democratici e accogliamo tutti".

"Non basta candidare una donna per dimostrare di essere per la parità di genere, perché la destra ha sempre relegato le donne ad un ruolo subalterno,  magari ricacciandole in cucina" ha attaccato invece l'applauditissima Elly Schlein. Che ha ammonito "è un momento molto delicato perché la pandemia ha creato una situazione economica e sociale molto difficile e bisogna assolutamente, evitare che la destra soffi sul fuoco della tensione e della divisione, mettendo gli uni contro gli altri e prendendosela con gli ultimi, i più deboli e  non con chi  ha creato questa situazione di disuguaglianza". "I soldi che arriveranno dall'UE, e non era scontato -ha concluso la vicepresidente E.R.- devono essere spesi non a pioggia ma per progetti nuovi  a beneficio dell'ambiente, della trasformazione digitale e della coesione  sociale".  

Alla fine si va via alla spicciolata. Anche a Cascina si vota: e anche qui il risultato non appare scontato. Questa volta non sembra che le Sardine possano fare il miracolo. Toccherà ad altri. Ma la partita, anche da qui, sembra più aperta che mai

DOMENICO GUARINO