Saper scrivere, un’attitudine o un valore?

Gentile Vichi, una curiosità: si può imparare a scrivere o è un dono di natura? A scuola provavo invidia per certi compagni di classe per i quali scrivere sembrava naturale, come respirare; altri avevano meno fantasia, ma tutto sommato scrivevano senza errori e senza sforzo; altri ancora, come me, faticavano a mettere insieme poche idee e a dare loro un senso compiuto. Oggi per lavoro faccio altro, ma non saper scrivere resta un cruccio. La ringrazio e saluto cordialmente.

GianfilippoGentile Gianfilippo, sono contento di poter parlare di scrittura. Venendo alla sua domanda, bisognerebbe intanto distinguere la scrittura in un "buon italiano" di un tema in classe dalla "lingua" narrativa. Quando si scrivono romanzi e racconti, conta la forza espressiva. Potrei quasi dire che in narrativa il "buon italiano" (seppur piacevole e gradito) non è importante quanto la capacità di arrivare a toccare i sentimenti del lettore, che può essere raggiunta anche con un italiano senza cravatta. Per fare altri esempi, ci sono voci del "bel canto italiano" che possono suscitare ammirazione ma non arrivano a commuovere quanto una voce non bella secondo i canoni consueti, vedi Lucio Battisti o Rino Gaetano. Ci sono donne (qui parlo da uomo), dai lineamenti perfetti che sono meno affascinanti e meno belle di donne con lineamenti particolari. Detto questo, penso che ogni persona nasca con delle attitudini, delle capacità innate, possiamo chiamarle doni di natura, talento e così via. I pittori, disegnatori, illustratori, osservano il mondo con occhi particolari, occhi diversi da quelli di chi scrive romanzi. Le rotelle che girano nella mente degli scrittori sono diverse da quelle che girano nella mente di chi compone musica. Non saprei dire come mai, non so se esiste una spiegazione scientifica plausibile. Però le attitudini si vedono nei bambini. Musicisti che hanno cominciato a suonare a quattro anni, attirati da una grande attrazione per un certo strumento, scrittori che hanno manifestato il desiderio di scrivere molto presto, bambini che a otto anni disegnano in modo sorprendente. Certo, a volte il talento può essere scoperto più tardi, ma c’era e non si è manifestato per motivi contingenti. Comunque, non saper scrivere diventa un cruccio solo se si è convinti che saperlo fare abbia un valore assoluto lungo la scala del valore umano. Ma non è così.

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