
Edicola
Grande mobilitazione per il problema delle edicole chiuse. In tanti ci scrivono per indicare le zone dove non ci sono. I lettori possono inviare messaggi al numero Whatsapp 331.6121321
Firenze, 6 settembre 2019 - «Che tristezza esser rimasti senza un’edicola». Allarga le braccia la signora Teresa e come lei i residenti delle Caldine. Da quasi un anno, l’edicola accanto alla Coop, in piazza dei Mezzadri, è desolatamente in vendita. Purtroppo, il proprietario ha avuto grossi problemi di salute. E nessuno si è fatto avanti per rilevare l’attività. I giornali, comunque, non mancano. La Nazione arriva nell’abitato delle Caldine, a Fiesole, grazie ad uno ‘strillone’. Un ragazzo che ogni mattina giunge coi quotidiani freschi di stampa.
«Meno male ci porta lui le notizie - sorride un anziano -. Io non posso iniziare la giornata senza sfogliare le pagine del giornale. È una bella abitudine che ho fin da quando ero studente. La chiusura dell’edicola ci è dispiaciuta anche sotto il profilo umano perché eravamo tutti affezionati al proprietario. Ma certo è assurdo che in tutto il paese non sia sopravvissuto neppure un chiosco». Uno c’era, per la verità, «ma ha chiuso da un sacco di tempo», scuotono la testa i residenti. «E’ passato così tanto tempo che quasi non me ne ricordavo più - prosegue il suo discorso Teresa - Io vivo qui ma vado spesso a Firenze e, quindi, avverto il disagio in minima parte. Ma chi non ha la macchina si trova in difficoltà. È vero che i principali quotidiani ci arrivano, ma un’edicola è tutta un’altra cosa».
Anche la cartolibreria di Pian di Mugnone è «più chiusa che aperta», fa sapere Riccardo. «Io lavoro a Firenze e compro tutto lì - dice, - ma è assurdo dover scendere alle Cure per acquistare un pacchetto di figurine per il bambino». Giordano è uscito di casa per prendere l’acqua al fontanello delle Caldine: «Ci salviamo grazie ad un ragazzo che viene qui coi giornali - racconta - ma quando c’era l’edicola era tutta un’altra situazione. Pensare che rilevarla sarebbe anche un buon affare. È a due passi dalla Coop e dalla farmacia... Il giro c’è. É brutto vedere ogni giorno quel fondo chiuso. È desolante». Tanti i lettori che ci hanno scritto per sostenere la nostra battaglia ‘Salviamo le edicole’. «Possibile che anche la Coop non faccia niente?», ci scrive una lettrice. «Dovremmo poter trovare i giornali al supermercato - prosegue -. Cercate di darci voce». Anche Giulia Paolini ci scrive per segnalare che l’edicola è in vendita. «Ragazzi, fatevi avanti. Qui il lavoro ci sarebbe», l’invito che arriva dalle Caldine. «Quando chiude un’edicola è una stretta al cuore - riflette Giovanni, venuto qui per una partita di calcio del figlio - Mi auguro che qualche giovane mostri al più presto interesse. Sarebbe un bel segnale, anche culturale».
Elettra Gullè