Un giorno di vacanza inaspettato, prima dell’avvio delle ‘ferie’ natalizie, ieri per tutti gli studenti del Liceo scientifico Agnoletti all’interno del polo scientifico universitario. A far scattare la scelta di rimandare a casa le classi già entrate con la prima campanella e di non far entrare quelle che avrebbero fatto ingresso alle 9,10 è stata la mancanza di corrente elettrica nell’intera scuola, plesso nuovissimo e all’avanguardia inaugurato a inizio dell’anno scorso. Gli alunni maggiorenni sono usciti da soli mentre per quelli minorenni sono state consultate, le famiglie per poter avere l’autorizzazione all’uscita. "Non c’erano assolutamente le condizioni per lo svolgimento delle attività – spiega la dirigente scolastica Silvia Baldaccini – quindi abbiamo preferito rimandare a casa i ragazzi e segnalare subito il problema. I tecnici della Città Metropolitana sono intervenuti già a partire dalle 8". Il disservizio elettrico, per fortuna, è stato ripristinato nell’arco della mattinata e la causa non sarebbe legata ad un guasto sulla rete esterna: E-Distribuzione (società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione) fa sapere infatti "di non avere alcuna responsabilità e di non essere la causa del fatto. Il personale della società è intervenuto anche sul posto per le verifiche di propria competenza ed ha accertato che la rete elettrica era regolarmente in servizio. Si è trattato di un problema all’interruttore di media tensione dell’impianto privato della scuola, infatti risolto e gestito dai tecnici che seguono la manutenzione dell’edificio scolastico. Gli operativi di E-Distribuzione hanno dato supporto tecnico". "È grave – sottolinea intanto il capogruppo di Italia Viva Gabriele Toccafondi - che a causa della mancanza di corrente elettrica chiuda una scuola. Se poi la scuola è il nuovissimo liceo Agnoletti a Sesto, diventa ancora più grave. Ho sempre difeso e portato a modello la nuova scuola, perché la considero la più bella scuola d’Italia, però considero allucinante che gli studenti saltino un giorno di scuola perché manca la corrente. Chi deve risolvere il problema lo faccia in fretta, non si può saltare la scuola perché non c’è corrente, per di più se la scuola è nuova, moderna, bella e costata molti, molti soldi pubblici".