A vederla così, di primo acchito, poteva addirittura sembrare una confezione regalo, sciccosa nella sua forma clindrica, tipo profumatore di ambienti, carta rossa senza scritte e infiocchettatura. Era un ’botto’, medio-grande tale da poter provocare un’esplosione di rilievo. Un botto confezionato in modo clandestino e irregolare, ritiene la polizia. Da annoverare tra quelli assai più pericolosi della media. Botti rudimentali tali – se maneggiati da persone non esperte – da mettere a rischio dita, mani occhi.
La cronaca anche in questi giorni ha fatto registrare incidenti gravi – al solito, si può dire – e il petardo di grosse dimensioni trovato da un passante nel parco dell’Oliveta di viale della Repubblica, a Sesto, era senz’altro da annoverare tra questi. Una esplosione ’impropria’ avrebbe potuto causare gravi conseguenze a chi avesse provato ad accenderlo e a chi si fosse trovato negli immediati paraggi. Anzi: a chi ha provato ad accenderlo. Il botto ritrovato a Sesto, infatti, non è stato lasciato così, ’solo’ incustodito: qualcuno ha provato a farlo saltare. Senza riuscirci. Per fortuna, forse. Coperta da una linguetta di carta blu, la miccia era infatti inesplosa (nella foto). Non per questo il botto trovato al parco di viale della Repubblica era meno pericoloso. Tutt’altro.
Agenti del commissariato e della polizia municipale hanno preso possesso della zona, fatto allontanare i presenti e impedito ad altri passanti di avvicinarsi. Per consentire le operazioni di messa in sicurezza il parco dell’Oliveta è stato evacuato e chiuso dalle 13 alle 16:30. In modo da dare agli artificieri la possibilità di neutralizzare l’ordigno pirotecnico potenzialmente ancora molto pericoloso. E’ stato fatto brillare e l’esplosione ha scavato nel giardino un cratere di alcune decine di centimetri a conferma della ’potenzialità’ non indifferente del tipo di botto e della sua pericolosità. Per sicurezza ulteriore è stato bonificato l’intero parco.
I botti per Capodanno rappresentano sempre un rischio per l’incolumità di chi li usa e di chi si trova nelle vicinanze. Ma se quelli regolarmente realizzati e venduti sono sottoposti a controlli che ne contengono la pericolosità, quelli irregolari comportano gravi pericoli. Nelle ultime settimane molte in tutta Italia le notizie di sequestri di botti illegali, centinaia di chili di prodotti illeciti intercettati dalle Forze dell’ordine:non si pensi solo alla ’bomba Kvara’ a Napoli e al ’pallone di Messi’ a Cagliari. O alla bomba ’Osama’ degli anni duemila, con due chili di esplosivo a basso potenziale. E prim’ancora alla bomba di Maradona. Anche un oggetto come quello di Sesto avrebbe potuto provocare danni.
La pericolosità è elevata e comportano un rischio per le persone, gli animali e l’ambiente.
Anche perché non si sa con quanto materiale pirico esplodente sono state realizzati certi ’petardi’. In un sequestro è risultato che un ordigno rudimentale era stato assemblato con non meno di tre chili di materiale esplosivo. Una bomba Kvara (da Kvaratskhelia, il giocatore che dalla scorsa estate fa...faville a Napoli) fatta esplodere in una cava dopo il sequestro ha fatto un cratere di un metro. Potenzialmente letale anche a dieci metri di distanza. La fabbricazione e vendita di botti illegali è punita dall’art.678 del Codice penale. Prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda fino a 247 euro.
giovanni spano