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"Ritratto" di Bartolini e due opere di Hayez nella collezione degli Uffizi

La Galleria degli Uffizi acquista tre opere di Bezzuoli, Hayez e Bartolini, che testimoniano l'intesa tra due grandi artisti dell'Ottocento italiano. Le opere saranno esposte a Firenze e Torino.

"Ritratto" di Bartolini e due opere di Hayez nella collezione degli Uffizi

Lorenzo Bartolini, uno dei più celebri scultori dell’Ottocento italiano, è rappresentato in piedi, in abiti cinquecenteschi, mentre osserva una statua che è intento a scolpire con uno scalpello. Lo ha dipinto così Giuseppe Bezzuoli, coetaneo ed amico dello scultore, che presentò la sua tela (il "Ritratto") all’esposizione annuale di pittura della Regia Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1825.

Quel dipinto, insieme ad altre due tele di Francesco Hayez ("Nudo accademico in atto di disegnare" e "La Barca con i Greci fuggitivi dalla strage di Sciò") entra a far parte delle collezioni della Galleria degli Uffizi. Non si sa nè da quale galleria o privato siano state acquistate, nè quale sia il valore e costo sostenuto dagli Uffizi, ma di certo il Ritratto di Bartolini e il Nudo accademico di Hayez saranno collocati nel percorso della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti nelle prossime settimane. La "Barca con i Greci fuggitivi dalla strage di Sciò" invece è stato mandato a Torino subito dopo l’acquisto, per la mostra su Hayez alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea fino al 1 aprile. La frequentazione di Bezzuoli e Bartolini risaliva agli anni della loro giovinezza, quando entrambi erano allievi del pittore neoclassico Jean- Baptiste Desmarais (1756-1813). Il loro legame si era poi rafforzato nel tempo, grazie all’intesa tra i due nel modo di concepire l’arte. La tela, dunque, oltre ad essere un notevole esempio della ritrattistica di Giuseppe Bezzuoli, genere nel quale il pittore eccelleva, offre anche una preziosa testimonianza del legame umano ed intellettuale tra due dei maggiori artisti italiani del tempo.

Le due opere di Hayez costituiscono un importante incremento per le collezioni della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dopo il recente acquisto del Ritratto del Conte Arese in carcere (1828).

O.Mu.