Un menu stellato, anzi tris-stellato, firmato da uno chef di calibro internazionale: Riccardo Monco. Che proprio per voi lettori ha ideato un pranzo di Natale completo di antipasto, primo, secondo e dolce. Il segreto? "Ingredienti di qualità, amore e un pizzico di fantasia che in cucina non guasta mai". Parola di Riccardo Monco, lo chef tre stelle della famosa Enoteca Pinchiorri.
Sulla sua tavola di Natale cosa vincerà questo anno?
"I piatti tradizionali che strizzano l’occhio ad altre culture. Mi piace pensare che la cucina sia fatta di gusto, di nuove sperimentazioni".
Cosa ci consiglia per il pranzo del 25 dicembre?
"Si può cominciare con un’insalata di gamberi di Mazara del Vallo con una variazione di zucca e uova di trota o caviale. Per continuare risotto di frutti di mare da servire con briciole di pane tostato e bottarga di muggine".
Per finire invece?
"Come secondo, ideale per chi passa il Natale in famiglia, si può cucinare lo stinco di vitello al vino rosso guarnito con prugne e melograno. Come dessert consiglio un semifreddo di panettone e cioccolato fuso".
Il suo pranzo prevede una selezione di etichette?
"Ognuno sceglierà, a seconda delle proprie possibilità, la sua bottiglia. Io posso limitarmi a dare dei consigli. Si può partire con uno champagne per il gambero e a seguire un bianco fruttato e un rosso corposo".
Qual è il segreto per un vero pranzo stellato?
"La ricerca degli ingredienti. Bisogna ricercare i prodotti migliori, riscoprire i contadini e i mercati rionali. E poi non può mancare l’amore. Basta pensare ai piatti delle nostre nonne e mamme: erano semplici ma dal sapore inconfondibile".
Rossella Conte