La voglia di riscatto, il Sud, l’emigrazione. Temi sempre attuali sui quali la band Carpineta, formata da cinque studenti universitari (tre provenienti dalla Calabria e due fiorentini), aveva realizzato un omonimo ellepì, così si chiamavano gli album del tempo. Era il 1978. Dopo oltre quarant’anni, rifondata la band Carpineta Futuro Remoto, il disco viene riarrangiato, rimasterizzato e presentato al Teatro Cestello di Firenze. A suo tempo il disco ha rappresentato un esempio di musica di contaminazione tra tradizione popolare con vari generi (rock, blues, jazz), rientrando nella famiglia progressive di quegli anni. L’album è citato in Italian Prog, la guida completa della musica progressive degli anni Settanta di Augusto Croce. Un disco ora introvabile. La nuova formazione, per gran parte composta da sanitari, è capitanata dal neuropsichiatra infantile Roberto Leonetti che ha coinvolto nell’avventura un altro medico, Massimo Tilli, la psicologa Maria Troiani e i due musicoterapeuti Aldo Viti e Susanna Cruciani. Lo spettacolo, con concerto e danza, sarà presentato a Firenze venerdì al Teatro di Cestello alle 20.45.
CronacaRinascita di Carpineta: mix progressive