Rignanese, partite a porte chiuse dopo la rissa: “Dobbiamo mandare un segnale”

Dopo i fatti del 26 marzo scorso, la Rignanese ha deciso di far disputare le gare a porte chiuse

Due momenti della rissa a Rignano

Due momenti della rissa a Rignano

Firenze, 1 aprile 2023 – Forti ripercussioni nel mondo del calcio giovanile, dopo i fatti di Rignanese-Floriagafir dello scorso 26 marzo, quando un tifoso tirò un pugno ad un ragazzo degli allievi della squadra di Rignano sull’Arno. La società biancoverde ha deciso di tutelare i suoi giovani atleti, dando anche un messaggio forte al mondo del calcio e dello sport. Proprio per questo, come si legge sulle pagine social della Rignanese, il presidente ha deciso che gli incontri si disputeranno a porte chiuse, per tenere ideologicamente la violenza lontana dai campi.

“Come avrete sicuramente saputo nel pomeriggio di sabato 25 marzo, nel nostro impianto alla fine della partita degli Allievi 2006 tra la nostra rappresentativa e quella della Floria di Firenze, è avvenuta una rissa in campo a seguito dell’ingresso di un ragazzo che era sulle tribune come spettatore – spiega il presidente Rossano Degl’ Innocenti -. Questa situazione inoltre ha scatenato tafferugli sulle tribune tra i genitori dei ragazzi, che ha visto coinvolte anche con insulti pesanti, persone che nulla c’entravano con il fatto successo in campo. Posto che nessun tipo di azione che si svolge in campo può giustificare violenze in tribuna, ma purtroppo sembra diventata una regola per quello che si vede sempre più spesso in tutti gli stadi di calcio dalla serie A alla 3a categoria, la nostra Società vuole dare un segno di responsabilità per disinnescare eventuali ulteriori prove di inciviltà sulle tribune che potrebbero portare a danni alle persone oltre che diventare un problema di ordine pubblico.

E’ quindi nostra volontà chiudere l’accesso alle tribune agli spettatori di ogni genere e tipo e far giocare le partite a porte chiuse. Per ora questa decisione riguarderà la rappresentativa degli Allievi 2006 e per questo motivo vi chiediamo di pubblicizzare questa mia volontà ai genitori e tifosi. Sono perfettamente cosciente che questa decisione porterà malumori per motivi opposti ai facinorosi sia alle persone perbene, ma questa posizione, presa volontariamente senza coercizione da parte di qualcuno serve secondo me per dare un segnale per il controllo degli eventi che può avvenire solo a monte nell’attesa che nelle persone maturi una parvenza di responsabilità”. 

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