
Una culla, degli scarti edili, sacchetti ovunque, uno scatolone di polistirolo e bustoni di documenti. Ma anche lo scheletro di un passeggino e un materasso, dei pezzi di plastica e delle corde. Non è il contenuto di un vecchio garage, ma quello che si può trovare fuori dai cassonetti della zona di Campo di Marte, in particolare in quella di viale Lungo l’Affrico.
I residenti nelle scorse settimane hanno segnalato diversi disagi creati dall’abbandono selvaggio di rifiuti nel quartiere. I problemi, secondo loro, sono nati quando sono stati rimossi i cassonetti in alcune vie parallele. Questo avrebbe portato le persone a gettare i propri rifiuti nel viale principale, sovraccaricando la capacità dei bidoni di zona.
"Li hanno tolti da via San Giovanni Gualberto e da via dei Barellai – spiega una residente della strada – ora tutti li vengono a buttare da noi. In più c’è gente che viene da altri quartieri o comuni dove c’è la raccolta porta a porta, e abbandona i suoi rifiuti qui. – continua –. Abbiamo già fatto delle segnalazioni ad Alia".
Ma per l’abitante le risposte ricevute dall’azienda non lasciano ben sperare: "Dicono che la colpa è della gente che non differenzia bene, ma non è per questo che i cassonetti si riempiono" conclude, aggiungendo che è diminuita anche la frequenza con la quale vengono svuotati. Per i residenti sono diverse le zone critiche dell’area, una di queste è al civico 150 del viale. Qui davanti ci sono cinque bidoni, rifiuti non se ne vedono. Ma i non visti li compensano le commesse del bar di fianco:
"A volte da quanti rifiuti ci sono sul marciapiede non riusciamo neanche a gettare la nostra immondizia – spiega una, mentre mostra dove tiene il pattume quando non può raggiungere i cassonetti – La situazione è peggiorata ultimamente. I residenti della zona sono disperati. Qualche giorno peggio qualche giorno meglio, quello che è certo è che il problema esiste".
Ma anche spostandosi in via Varchi a due passi dalla stazione, la situazione non migliora, all’altezza del civico 52 i rifiuti fuori dai bidoni sono diversi. Ci sono più di venti sacchi, pieni di immondizia, appoggiati sulla carreggiata. C’è perfino una vasca per neonati, ci sono delle corde, ci sono un passeggino scassato e una culla. Arriva un anziano, apre i cassonetti, dentro sono vuoti. Chi ci passa tutti i giorni racconta che sta diventando la normalità.
Tornando in via Lungo l’Affrico, anche i bidooni all’altezza del civico 58, vengono raccontati dai residenti come critici: "L’altro giorno c’era un materasso – dice un anziano uscito dal portone – a volte i rifiuti invadono il marciapiede. Dove ci sono i ristoranti la situazione è anche peggiore" conclude.
Dall’azienda fanno sapere che le segnalazioni dei cittadini non vengono sottovalutate e che le criticità possono far parte della nuova fase di trasformazione con i cassonetti digitali. Ribadendo la necessità che gli utenti si abituino alle novità introdotte e che vengano perfezionati i cambiamenti nell’area, Alia garantisce che i nuovi bidoni digitali avranno gli stessi volumi di prima della trasformazione.
Per colpa della maleducazione di molti che lasciano l’immondizia per strada si stanno venendo a creare effetti collaterali assai spiacevoli. Spesso dai sacchi fuorisce parte della nettezza che, complice il caldo che non se ne va e le strade che senza pioggia sono giocoforza più sporche in certe strade l’odore è nauseabondo.
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