SANDRA NISTRI
Cronaca

Rifiuti bruciati davanti alla ditta: "Grave pericolo per la salute"

Scatta l’ordinanza del sindaco: "Le ceneri degli scarti devono essere smaltite dal titolare della pelletteria"

Sul posto anche i carabinieri. che stanno portando avanti una serie di indagini e accertamenti sull’episodio (foto archivio)

Sul posto anche i carabinieri. che stanno portando avanti una serie di indagini e accertamenti sull’episodio (foto archivio)

Con tutta probabilità era un metodo sbrigativo ma certo non legale per smaltire i propri rifiuti, rifiuti fra l’altro speciali. Il tentativo però, se di questo si è trattato, non è andato a buon fine. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, intorno alle 3, una serie di sacchi neri contenenti scarti di pellame e similari sono andati a fuoco nel piazzale esterno di una pelletteria in via Petrosa di cui è titolare un imprenditore cinese. Dopo la segnalazione di un privato cittadino che si è accorto delle fiamme, in zona sono arrivati i vigili del Fuoco del Comando di Firenze Ovest che hanno provveduto a spegnere l’incendio.

Fra l’altro sempre nell’area esterna della pelletteria, accanto agli scarti bruciati, erano presenti ancora molti sacchi contenenti scarti di lavorazioni tessili del tutto simili a quelli già incendiati che, probabilmente, avrebbero subito la stessa sorte. In un’area, fra l’altro, dove si trovano anche diverse residenze oltre che il centro commerciale Centro*sesto, chiaramente chiuso però la notte. Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Sesto, della Compagnia di Signa, che stanno portando avanti una serie di indagini e accertamenti sull’episodio. Non ci sono stati comunque, per fortuna, né feriti, né intossicati per il fumo. Proprio in conseguenza della comunicazione dei carabinieri ieri il sindaco Lorenzo Falchi ha firmato una ordinanza contingibile e urgente "al fine di eliminare il grave pericolo per l’incolumità pubblica e privata" che impone al titolare della pelletteria di "procedere al corretto smaltimento dei residui e delle ceneri derivate dall’incendio in oggetto, nonché il corretto smaltimento di tutti i rifiuti tessili e non presenti nel sedime della ditta". Operazione da effettuare in tempi molto stretti, entro tre giorni dalla notifica dell’ordinanza per i residui e dieci per gli altri presenti.

L’urgenza è data dal pericolo – come recita l’ordinanza – costituito "dalla presenza di rifiuti tessili parzialmente combusti e delle relative ceneri in uno spazio totalmente aperto che, se non rimossi prontamente, possono disperdersi nell’ambiente e comportare la contaminazione del suolo nonché delle acque superficiali e/o sotterranee". Per il titolare della ditta, se riconosciuto responsabile, scatteranno le denunce e sanzioni previste in questi casi.