REDAZIONE FIRENZE

Riempire il vuoto di un’assenza

L'assenza di qualcuno crea un vuoto che pesa sulla memoria e influenza il modo di percepire il mondo. La mancanza alimenta il desiderio e spinge al cambiamento, secondo Lacan. Sentire la mancanza di ciò che amiamo è inevitabile e persistente.

A volte non sappiamo come riempire il vuoto determinato da una assenza. Sentire la mancanza di qualcuno è una di quelle esperienze che abbiamo sperimentato tutti: vorremmo avere vicino una persona, un amico, un amore, un figlio ….ma non è possibile e i motivi possono essere i più disparati. La mancanza si avverte più forte di una semplice nostalgia. Ci sono mancanze che fanno più male di altre, che pesano sulla memoria e che riescono ad annullare sogni e benessere. Ciò che ci manca traccia un segno profondo che delimita il nostro modo di essere e anzi la percezione persistente di una assenza ci fa vedere il mondo in un altro modo. Vivere l’ assenza è una caratteristica fondamentale dell’essere umano perché la nostra mente si nutre di nostalgia. Ciò è talmente vero che studi scientifici dimostrano che il cervello è più nostalgico che proattivo e che trascorriamo più tempo evocando ricordi. Spesso la sensazione di mancanza viene avvertita quando ci sentiamo imprigionati in un sistema che ci avvolge e sembra non permettere nemmeno di pensare o sognare un altro modo di vivere. In un certo senso la mancanza, la consapevolezza di una mancanza mette in movimento il desiderio di cambiamento.

Lo psichiatra e psicanalista Lacan affermava che “la sola vera colpa dell’uomo è quella di venire meno al proprio desiderio” e che “l’infelicità è spesso legata al fatto che la nostra vita non è coerente con ciò che desideriamo”. La mancanza quindi costituisce il nutrimento vitale del nostro desiderio. Quando non desideriamo siamo liberi perché non avvertiamo emozioni. Il desiderio manifesta la mancanza che abita il nostro essere e ne è la sua espressione più pura. Come accade agli innamorati che si incontrano dopo un certo periodo di lontananza, la domanda d’amore è sempre la stessa: ti sono mancato? Non smetteremo mai di sentire la mancanza di ciò che abbiamo amato e di ciò che amiamo. Che sia un parente, un amico o un amore, nessuna di queste figure svanirà nella nostra mente fino a svanire del tutto. Ci sono persone della cui assenza non soffrirei di altre invece ogni attimo di assenza mi sembrerebbe eterno.